La gente ha bisogno di giustizia, quindi non voltatevi dall’altra parte, prendete posizione”: è questo il messaggio lanciato dal procuratore di Napoli Nicola Gratteri, intervenuto a Perugia durante un incontro organizzato dal movimento Agende rosse e dall’associazione Casa di Paolo APS. L’evento si è tenuto nella suggestiva sala dei Notari, dove un pubblico numeroso ha affollato ogni posto disponibile, confermando l’interesse e il sostegno per le tematiche trattate.
A rivolgersi direttamente al magistrato è stata Angela Romano, membro del direttivo di Agende rosse, che ha sottolineato l’affetto della cittadinanza nei suoi confronti. Gratteri ha accolto con gratitudine queste parole, definendole un sostegno essenziale: “Ci dà coraggio e ci aiuta ad andare avanti. È una responsabilità che ci spinge a dare di più, a rispondere meglio ai bisogni delle persone”.
Durante la serata è intervenuta anche Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia, che ha voluto testimoniare la vicinanza dell’amministrazione cittadina alla causa della legalità. La sua presenza ha contribuito a sottolineare l’importanza della collaborazione tra istituzioni e cittadini nella promozione della giustizia e nella lotta contro ogni forma di criminalità e indifferenza.
Il significato profondo dell’iniziativa è stato quello di promuovere una cultura della legalità partecipata, dove la giustizia non viene vista come una realtà distante, ma come un principio da difendere ogni giorno, anche attraverso piccoli gesti di responsabilità civile.
La serata ha rappresentato un momento di riflessione collettiva, volto a ribadire il ruolo centrale della società civile nel sostenere i magistrati e gli operatori della giustizia impegnati in prima linea. Il messaggio di Gratteri è apparso chiaro e diretto: la giustizia ha bisogno del sostegno di tutti.
“Quella di ieri non è stata solo la presentazione di un libro – dice la sindaca Ferdinandi -. È stata un atto pubblico di consapevolezza e di assunzione di responsabilità civile. La presenza del Procuratore Nicola Gratteri a Perugia ha dato voce a una verità che troppe volte si cerca di rimuovere: le mafie non sono scomparse. Si sono trasformate. Come ci ricorda Gratteri nel suo ultimo libro, ‘Le mafie oggi non sparano se non è necessario. Oggi comprano. Comprano aziende, pezzi di politica, pezzi di pubblica amministrazione. Comprano consenso’. È una fotografia nitida e spietata, che ci impone di cambiare paradigma: non possiamo più limitarci a raccontare le mafie con le lenti del passato. Le mafie si insinuano dove trovano fragilità istituzionali, povertà educativa, corruzione latente, disattenzione politica. Ecco perché, come Comune, abbiamo istituito nuovamente, approvata all’unanimità, la Commissione d’inchiesta ed approfondimento del fenomeno delle infiltrazioni mafiose, che non sarà un organismo formale ma uno strumento operativo per vigilare, prevenire e costruire cultura della legalità diffusa. La nostra città vuole essere presidio attivo di democrazia e trasparenza. È tempo che le istituzioni tornino credibili, capaci di proteggere e non di chiudere gli occhi. Per questo oggi, da Perugia, rinnoviamo un impegno forte: nessuna tolleranza per la corruzione, nessuna ambiguità sul fronte della legalità. Le mafie si combattono anche, e soprattutto, con il buon governo”.