A Norcia si è svolta una partecipata assemblea pubblica per discutere il controverso progetto ANAS di adeguamento della strada statale 685 “Tre Valli Umbre”, nel tratto compreso tra Sant’Anatolia di Narco e Serravalle. L’incontro, promosso da diversi comitati cittadini, ha acceso i riflettori su criticità ambientali, paesaggistiche, economiche e di sicurezza, ponendo le basi per un dialogo costruttivo con le istituzioni e per possibili modifiche al tracciato.
A moderare l’iniziativa è stato Raffaello Federighi, vicepresidente del Consiglio comunale di Terni, che ha affermato: “I progetti di opere pubbliche devono essere concepiti a favore e non contro i cittadini”, sottolineando l’importanza del diritto della popolazione a partecipare attivamente alle scelte che riguardano il territorio.
Tra i presenti anche Lorenzo Battistini, presidente del Consiglio comunale di Norcia, oltre a numerosi cittadini che, attraverso interventi e osservazioni, hanno espresso le proprie perplessità sul progetto. Momento centrale dell’incontro è stata la relazione tecnica dell’ingegner Riccardo Modestia, che ha illustrato i dettagli dell’intervento previsto, mettendo in luce i punti più controversi.
Il progetto ANAS prevede l’ampliamento della carreggiata stradale di circa 2,5 metri, con l’adeguamento alla sezione tipo C2. Una modifica che, secondo i comitati, rischia di alterare in modo significativo il paesaggio della Valnerina, area di pregio naturalistico e culturale, nonché fondamentale per il turismo locale. Preoccupano anche i possibili disagi per i residenti, i tagli alla vegetazione lungo il fiume Nera e la durata dei cantieri, che potrebbero compromettere l’economia dell’intera zona.
Tra i più attivi nella critica all’intervento figura il Comitato Patrimonio Valnerina, che ha lanciato un progetto alternativo denominato “Valnerina Strada Turistica più Bella dell’Umbria”. I membri del comitato hanno anche annunciato azioni legali e una raccolta fondi per contrastare la realizzazione del progetto nella forma attuale.
In particolare, è stata sollevata la necessità di una variante meno invasiva nella zona di Serravalle, proponendo la costruzione di un nuovo ponte accanto a quello storico e l’allargamento della strettoia, al fine di consentire il transito dei mezzi pesanti senza compromettere la ex Ferrovia Spoleto-Norcia, infrastruttura dismessa che rappresenta oggi un elemento chiave per il rilancio del turismo sostenibile nella valle.
Al termine dell’incontro, i comitati hanno annunciato la presentazione di osservazioni formali ad ANAS e alle istituzioni competenti, chiedendo un riesame del progetto alla luce delle esigenze locali. “Serve una progettazione condivisa, che tenga conto dell’identità e delle vocazioni del territorio”, è stato il messaggio condiviso dai promotori dell’iniziativa.
Non sono ancora arrivate risposte ufficiali né da ANAS né dalla Regione Umbria, ma la mobilitazione continua. Tra le iniziative già avviate, la distribuzione di cartoline indirizzate alla Presidente della Regione, Stefania Proietti, per sollecitare un ripensamento dell’intervento.
L’evento di Norcia rappresenta un esempio emblematico di partecipazione civica in un’area duramente colpita dal sisma del 2016, dove ogni scelta infrastrutturale impatta profondamente sulla vita delle comunità locali. La sfida, ora, è bilanciare la necessità di migliorare viabilità e sicurezza con la tutela del paesaggio e del tessuto economico e sociale della Valnerina, in un dialogo aperto tra cittadini e istituzioni.