Incidenti stradali in Umbria: nel 2024 il numero più alto di vittime degli ultimi dieci anni

L'aumento delle vittime e degli incidenti interrompe la flessione degli anni precedenti, con un picco significativo nelle fasce d'età più giovani e tra gli anziani

Il 2024 ha visto una drammatica impennata nel numero di vittime degli incidenti stradali in Umbria, con 62 morti, un incremento del 38% rispetto ai 45 decessi registrati nel 2023. Secondo i dati pubblicati da Istat e Aci, e riportati da Umbria 24, questa crescita interrompe la lieve flessione osservata tra il 2022 e il 2023 e colloca l’Umbria tra le regioni italiane con il più alto rapporto tra decessi e incidenti.

L’aumento del numero di vittime è strettamente legato alla crescita complessiva degli incidenti e dei feriti. Nel 2024, sono stati registrati 2.448 sinistri, 168 in più rispetto all’anno precedente, e 3.403 persone ferite, circa 300 in più rispetto al 2023.

In Italia, la situazione è meno grave, con una stabilità delle vittime (-0,3%) e una crescita contenuta di incidenti (+4,1%). Tuttavia, le autostrade hanno visto un aumento del 6,9% degli incidenti e del 7,1% delle vittime, riflettendo un trend preoccupante a livello nazionale. Per quanto riguarda il 2025, le proiezioni sembrano più incoraggianti, con una riduzione significativa delle vittime fino ad oggi in Umbria, con soli 18 decessi registrati, una media mensile dimezzata rispetto all’anno precedente.

Cinque morti al mese

 Nel 2024, la media di morti in Umbria è stata di cinque al mese, ovvero più di uno a settimana. Di particolare preoccupazione è il dato sulla distribuzione per età, con 11 delle vittime sotto i 25 anni. In dettaglio, quattro giovani tra i 15 e i 17 anni, tre tra i 18 e i 20 anni, e quattro tra i 21 e i 24 anni hanno perso la vita. Le vittime più anziane (oltre 65 anni) sono state 15, un dato stabile rispetto al 2023, che evidenzia la vulnerabilità di questa fascia di età.

Pedoni e strade

Anche i pedoni hanno subito un impatto significativo. Dei sette morti a piedi, cinque avevano più di 65 anni, e il numero di pedoni investiti è salito a 277, rispetto ai 264 del 2023. Le strade urbane restano le più pericolose, con 1.574 incidenti nel 2024 (rispetto ai 1.473 dell’anno precedente), seguite dalle strade extraurbane con 772 sinistri. Le autostrade e raccordi hanno visto una leggera diminuzione, con 102 incidenti rispetto ai 108 del 2023.

Cause e comportamenti a rischio

Le principali cause di incidenti rimangono distrazione alla guida, mancato rispetto della precedenza e velocità eccessiva, che insieme rappresentano il 37,8% delle cause accertate, un dato stabile negli ultimi anni. La velocità è il comportamento più frequentemente sanzionato, con il 34% delle infrazioni.

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