Perugia saluta Laura Santi: folla e commozione alla cerimonia laica

Una lunga cerimonia di addio ha riunito familiari, amici, colleghi e cittadini per l’ultimo saluto alla giornalista perugina nella camera ardente di San Sisto

Un abbraccio collettivo, intenso e commosso ha accompagnato l’ultimo saluto a Laura Santi. La cerimonia laica, celebrata nella camera ardente di San Sisto, ha raccolto una folla talmente numerosa da superare la capienza della sala predisposta, spingendo molte persone ad attendere e partecipare anche all’esterno. Un momento di congedo lungo e partecipato, durato oltre due ore, che ha visto alternarsi al microfono amici, colleghi, familiari e istituzioni.

Il primo a prendere la parola è stato il marito, Stefano, visibilmente commosso, seguito da Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia, che ha ricordato Laura anche a nome dell’amministrazione comunale, insieme all’assessore Fabio Barcaioli, citato nella lettera di addio scritta dalla giornalista poco prima della scomparsa. La presenza delle istituzioni ha confermato il forte legame tra Laura Santi e la comunità perugina, in cui era profondamente radicata.

Il marito ha ringraziato tutti. “Laura rimarrà accanto a me – ha detto – e spero che ci aiuterete ancora a portare avanti questa battaglia civile (quella sul fine vita – ndr) che va al di là della politica e della religione. Vorrei che quando si fanno certe scelte si ragionasse con la coscienza, si usasse la testa e il cuore. Vorrei che ci lasciassero liberi di fare la nostra scelta”.

Nel corso della cerimonia, il momento più toccante è arrivato con la proiezione di un videomessaggio, registrato dalla stessa Laura prima della morte: un saluto intimo e struggente rivolto alla sua famiglia, accolto dal silenzio e dalla commozione collettiva. Parole che hanno lasciato un segno profondo nei presenti e hanno suggellato il valore umano e professionale della giornalista, molto conosciuta e apprezzata in città.

Amici di lunga data, colleghi di redazione e semplici cittadini hanno voluto ricordarla con racconti, aneddoti e pensieri personali, in una cerimonia che ha reso omaggio a una figura amata e stimata, capace di lasciare un segno non solo nel giornalismo locale ma anche nel cuore della comunità umbra.

“”Laura si è battuta per la sua libertà e per quella degli altri – ha detto Filomena Gallo, segretaria dell’associazione Coscioni -Anche quando non riusciva più a muovere il suo corpo. “Ci hai insegnato il valore della parola, detta con verità anche quando è difficile e quando costa” ha quindi sottolineato Filomena Gallo. Ha resistito al dolore e alla malattia – ha aggiunto – ma ha ottenuto di poter scegliere di non dover più subire quello che non riusciva a sopportare. Non si è mai arresa. Quello che qualcuno chiama scelta di morte per lei è stato l’ultimo atto della vita”.

Il commiato laico, scelto dalla famiglia, ha voluto riflettere lo spirito libero e razionale di Laura, rispettando i suoi valori e il suo modo di intendere la vita. E proprio in questo stile, sobrio ma intenso, si è svolta l’intera cerimonia, tra silenzi carichi di significato e parole sincere.

La sala della camera ardente di San Sisto si è trasformata per un giorno in un luogo collettivo di memoria e gratitudine, dove Perugia ha potuto salutare una delle sue voci più autentiche. Un momento di dolore, ma anche di unità, che ha confermato il grande affetto che la città nutriva per Laura Santi.

Presenti alla cerimonia il vicepresidente della Regione Tommaso Bori, la presidente dell’Assemblea legislativa Sarah Bistocchi, il prefetto di Perugia Francesco Zito, il parlamentare Valter Verini e l’assessore Fabio Barcaioli. La presidente di Regione Stefania Proietti si era invece recata in visita poco prima alla camera ardente.

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