Alta velocità, la Toscana spinge per Rigutino: Giani rilancia l’hub Medioetruria tra Umbria e Arezzo

La nuova amministrazione umbra apre all’ipotesi di Rigutino, nodo strategico per il centro Italia

La proposta di realizzare una stazione dell’alta velocità a Rigutino, frazione del Comune di Arezzo, riceve un nuovo impulso grazie al sostegno ufficiale del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani., ribadito a La Nazione. Il progetto, che ha già acceso il dibattito politico e territoriale, si propone come alternativa concreta all’altra ipotesi in campo: la stazione a Creti, nella Valdichiana aretina, sostenuta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

Il tema è particolarmente sensibile per l’Umbria, da anni esclusa dalle principali direttrici dell’alta velocità. La realizzazione di un hub ferroviario a cavallo tra Toscana e Umbria rappresenterebbe una svolta infrastrutturale, capace di servire un bacino di quasi 1,5 milioni di persone e di potenziare i collegamenti verso Roma, Firenze e Milano. Se n’è parlato anche a Terni, nel corso dell’incontro organizzato al PalaSì da Io sono una persona X Bene e dedicato proprio ai trasporti. Melasecche, ex assessore regionale e promotore della Medioetruria, aveva elogiato la scelta di Creti, ma ora molto potrebbe cambiare anche dopo la bocciatura del consiglio comunale.

Il cambio di amministrazione in Umbria ha riaperto scenari che sembravano ormai consolidati. Secondo quanto riportato da La Nazione, Giani ha dichiarato la disponibilità della Toscana a lavorare insieme all’Umbria per la realizzazione della stazione a Rigutino. Il presidente toscano ha confermato l’intenzione di siglare un protocollo di intesa con la presidente umbra Donatella Proietti, evidenziando la prontezza della Toscana nel mettere a disposizione le risorse necessarie per lo sviluppo delle opere di collegamento.

L’asse viario sarà potenziato attraverso una nuova bretella lungo la strada regionale 71, da Camucia fino alla variante di Castiglion Fiorentino, garantendo accessi rapidi alla futura stazione. L’obiettivo è consentire ai cittadini umbri di raggiungere Rigutino in soli quattro minuti. Parte del percorso, da Castiglion del Lago a Camucia, è già in costruzione e sarà completato entro l’anno, mentre l’inclusione del tratto fino a Rigutino è stata promessa nella futura pianificazione strutturale regionale.

L’altra ipotesi, quella di Creti, è ancora in campo ed è appoggiata dal Comune di Siena, dal Comune di Cortona e da RFI. Tuttavia, la posizione della precedente giunta umbra di centrodestra – che aveva sostenuto questa soluzione – sembra ora messa in discussione dal nuovo corso politico della Regione.

Una missione congiunta a Roma potrebbe risultare decisiva per spostare le attenzioni da Creti a Rigutino. Il confronto si preannuncia acceso, ma il nuovo fronte toscano-umbro potrebbe ribaltare l’attuale orientamento del Ministero delle Infrastrutture. Il nodo dell’alta velocità nel centro Italia si trasforma così in un tema politico strategico, con importanti ricadute per la mobilità e lo sviluppo economico di due regioni.

In attesa di definire la localizzazione definitiva, il dato certo è che l’Umbria si prepara finalmente a entrare nella rete dell’alta velocità, dopo anni di esclusione. L’intesa tra le due Regioni potrebbe segnare l’inizio di un percorso condiviso, in grado di portare benefici concreti a cittadini e imprese, grazie a una infrastruttura moderna e competitiva.

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