In Umbria, l’adozione del fascicolo sanitario elettronico (FSE) sembra essere ancora lontana dal raggiungere i livelli di partecipazione e utilizzo osservati in altre regioni italiane. Secondo un’analisi della fondazione Gimbe, al 31 marzo 2025 solo il 29% dei cittadini umbri ha espresso il consenso alla consultazione dei propri documenti da parte degli operatori del sistema sanitario nazionale. Questo dato è significativamente più basso rispetto alla media nazionale che si attesta al 42%.
Nonostante questa bassa adesione da parte dei cittadini, i dati relativi all’utilizzo del fascicolo da parte dei professionisti della salute sono decisamente più positivi. Infatti, il 100% dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta ha utilizzato il FSE, registrando un tasso superiore alla media nazionale del 95%. Anche i medici specialisti delle aziende sanitarie umbre sono tutti abilitati all’uso del fascicolo sanitario elettronico, con una percentuale che supera la media italiana del 72%.
Un sistema in crescita, ma con margini di miglioramento
Secondo i dati forniti dalla fondazione Gimbe, il FSE regionale dell’Umbria contiene attualmente 11 tipologie documentali su 16, pari al 69% dei documenti disponibili, un dato che si colloca sotto la media nazionale di 74%. Il 27% dei servizi sono già attivi, ma la diffusione e l’accessibilità continuano a essere limitate.
Un altro dato interessante riguarda l’utilizzo effettivo del fascicolo sanitario elettronico da parte dei cittadini. Tra gennaio e marzo 2025, solo il 4% dei cittadini umbri ha utilizzato il fascicolo nel periodo di 90 giorni antecedente alla rilevazione, mentre la media nazionale si attesta al 21%.