Congresso Pd, Pasquali fa un passo indietro: Bernardini nuovo segretario regionale

L'Assemblea del partito a Perugia incorona il giovane sindaco di Baschi. Si ritira il collega di Passignano indagato: "C'è in ballo un destino collettivo"

Damiano Bernardini, 38 anni, è il nuovo segretario regionale del Partito democratico. Il sindaco di Baschi è stato eletto dall’assemblea del Partito all’Hotel Giò di Perugia di mercoledì sera resasi necessaria dopo il passo indietro di Sandro Pasquali, sindaco di Passignano sul Trasimeno vincitore del voto congressuale ma coinvolto nella vicenda giudiziaria relativa agli indebiti contributi previdenziali dal Comune dopo l’aspettativa dal gruppo regionale Pd che lo vede indagato.

Per l’esponente della corrente Bori, che era candidato a segretario provinciale di Terni, ha raccolto 133 voti a favore, 15 bianche e 5 nulle. Nel segno della desistenza anche il rivale di Casa Democratica, ha portato i suoi voti a Bernardini, sulla linea del “parlamentino” dem regionale con 155 seggi per la mozione Passione Democratica contro i 95 di Casa Democratica.

“Sono stanco, ho provato a resistere ad una voce interiore che mi suggeriva di abbandonare, mollare tutto, mandare a quel paese, ho resistito davanti alle perplessità. La forza l’ho presa nel conforto democratico, nel valore passionale, nelle dimensioni che ha assunto questo congresso” ha detto Pasquali nel suo intervento davanti a 250 delegati. “Pensando proprio al popolo democratico ho ritenuto – ha aggiunto Pasquali – che arrivare alla fine di questo congresso fosse la scelta saggia, dare una struttura al partito che ha bisogno di tutti, dare forza alle idee che si sono confrontate, stabilire gli organismi, garantire i processi democratici. In ballo non c’è Sandro Pasquali e il suo destino personale, c’è un destino collettivo, una grande causa comune. In ballo c’è l’indipendenza dell’Umbria che non può risiedere altrove che qualcuno ci dice cosa fare, noi gli diremo sempre cosa devono essere”

A questo punto, ovviamente si aprono le strade a Terni per la nomina a Pierluigi Spinelli a segretario provinciale: aveva pareggiato nel voto congressuale con Bernardini, con un lieve vantaggio di 3 voti a livello numerico.

Bernardini prende il posto di Tommaso Bori, leader della sua corrente diventato vicepresidente della Regione.

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