Il Festival di Spoleto 68 inizia ufficialmente con il suo primo evento inaugurale, che si terrà stasera, 27 giugno, al Nuovo-Menotti con la prima italiana dell’opera “Hadrian” di Rufus Wainwright. L’opera è una rilettura del celebre romanzo di Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano, che racconta gli ultimi giorni di vita dell’imperatore romano, un viaggio tra emozioni e tormenti interiori, espressi attraverso la musica di Wainwright e il libretto di Daniel MacIvor. Sul palco, l’interpretazione dei cantanti e del coro si fonde con le immagini evocative del fotografo Robert Mapplethorpe, creando un ambiente scenico che riflette le tensioni interiori dei protagonisti.
L’opera è diretta dalla Malta Philharmonic Orchestra con la regia di Jörn Weisbrodt, mentre il cast di voci internazionali include Germán Enrique Alcántara nel ruolo di Adriano, Santiago Ballerini come Antinoo, e Sonia Ganassi nei panni di Plotina. Con un’orchestrazione mozzafiato e un tema che esplora la grandezza e le fragilità dell’imperatore, l’opera è una delle novità più attese del festival.
Rufus Wainwright protagonista al Festival
Il compositore e interprete Rufus Wainwright, che torna a Spoleto dopo 15 anni, non si limiterà alla direzione dell’opera. Il 28 giugno sarà anche protagonista di un concerto da solista in Piazza Duomo (alle 19:30), dove, accompagnato al pianoforte da Jacob Mann, eseguirà un repertorio che ripercorre la sua carriera trentennale da autore, passando da Leonard Cohen a Judy Garland, fino a Mina. Un concerto che promette di essere un viaggio emozionante tra le sue canzoni più celebri.
Teatro e danza: gli altri grandi appuntamenti
Non solo opera e musica: il teatro prende vita con “Prima del Temporale”, una nuova produzione di Umberto Orsini e Massimo Popolizio, che inaugura il cartellone della prosa al Caio Melisso (dal 27 giugno al 1 luglio). Il dramma esplora il vissuto di un attore alle prese con i fantasmi del suo passato. In scena, insieme a Orsini, Flavio Francucci e Diamara Ferrero, con la regia di Popolizio e un team tecnico che comprende scenografie di Marco Rossi e costumi di Gianluca Sbicca.
Altro grande evento teatrale, “La cosmicomica vita di Q”, ideato e interpretato da Luca Marinelli, ispirato alle celebri Cosmicomiche di Italo Calvino. A San Simone dal 28 giugno al 6 luglio, Marinelli, nel ruolo di Qfwfq, un personaggio senza tempo, esplorerà la visione dell’universo attraverso le sue fasi di evoluzione, portando in scena anche Valentina Bellè e Federico Brugnone.
Per la danza, il Romano ospiterà il debutto dei ballerini della Sydney Dance Company, con lo spettacolo “Impermanence” (28 e 29 giugno alle 21:30), un’esibizione che promette di affascinare con la sua interpretazione unica della danza contemporanea.