La Regione Umbria investe nella coesione sociale con il lancio di Impact Umbria 2, un nuovo progetto destinato a rafforzare l’integrazione dei migranti attraverso azioni strutturate e partecipate a livello locale. L’iniziativa, sostenuta dal Fondo asilo, migrazione e integrazione (FAMI) 2021–2027, dispone di un finanziamento complessivo di 1.519.000 euro, messi a disposizione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale dell’Immigrazione.
Capofila dell’intervento è la stessa Regione Umbria, che ha progettato Impact Umbria 2 in stretta collaborazione con una rete di enti del Terzo Settore, selezionati tramite avviso pubblico. Tra i partner figurano Anci Umbria, A.s.a.d., C.i.d.i.s, Consorzio Abn, C.s.c. Credito senza confini, Frontiera Lavoro e Tamat, realtà già attive da anni sul territorio in ambito sociale, formativo e lavorativo.
Secondo l’assessore regionale al Welfare, Fabio Barcaioli, il progetto rappresenta «un investimento pubblico che riconosce il ruolo chiave delle comunità locali come motore di inclusione e coesione». La strategia punta a valorizzare i territori come spazi di innovazione sociale, capaci di rispondere in modo coordinato e condiviso alle sfide dell’integrazione.
Tre le aree di intervento principali previste da Impact Umbria 2:
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Rafforzamento del coordinamento tra livelli istituzionali, per assicurare coerenza e continuità tra politiche nazionali, regionali e locali.
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Riconoscimento e valorizzazione delle competenze dei migranti, attraverso percorsi individualizzati che facilitino l’accesso al mercato del lavoro.
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Promozione della partecipazione civica, per incentivare il coinvolgimento diretto dei cittadini stranieri nella vita pubblica delle comunità ospitanti.
L’approccio adottato è quello della coprogettazione, fondato sulla collaborazione tra istituzioni, enti locali e società civile, e mira a costruire percorsi di inclusione sostenibili nel tempo. Si tratta di un modello che parte dal basso, valorizzando l’esperienza diretta dei territori, e offrendo soluzioni concrete ai bisogni dei migranti in materia di lavoro, istruzione, cittadinanza attiva e accesso ai servizi.
L’iniziativa si colloca nel solco di una visione sistemica dell’integrazione, già sperimentata con la precedente edizione del progetto, e oggi rilanciata con nuove risorse e strumenti operativi più aggiornati. In un contesto socio-economico complesso, la Regione Umbria intende consolidare un modello di inclusione partecipata, in cui il migrante non è solo beneficiario, ma attore protagonista del proprio percorso di inserimento.