A un mese dalla sua attivazione, l’Isola B, la struttura galleggiante installata nel cuore del lago Trasimeno, ha già ottenuto risultati promettenti nel controllo della popolazione di chironomidi. Questo insetto, che in estate crea disagi per residenti, turisti e attività locali, è stato catturato in grandi quantità, con 5 milioni di esemplari raccolti fino ad oggi.
Secondo i dati forniti dal dipartimento di biologia cellulare molecolare dell’Università degli Studi di Perugia, la cattura ha raggiunto una media di 200.000 insetti al giorno, con un totale di 16,735 chilogrammi di chironomidi catturati tra il 19 maggio e il 16 giugno. Questo risultato è il frutto di un intervento tecnico innovativo, coordinato dall’Usl Umbria 1, che ha visto l’utilizzo di una struttura autonomamente alimentata da energia solare.
Dettagli del progetto e impatti sul territorio
Dal 19 al 31 maggio, l’Isola B ha raccolto circa 5.500 grammi di chironomidi, mentre dal 31 maggio al 14 giugno i prelievi sono saliti a 9.200 grammi, e dal 14 al 16 giugno sono stati raccolti altri 2.035 grammi. Grazie alla tecnologia avanzata della struttura, alimentata da impianto fotovoltaico, la cattura avviene direttamente in acqua, riducendo al minimo l’impatto sulle aree costiere e turistiche, e garantendo sostenibilità ambientale e operatività continua.
L’intervento si inserisce nell’ambito di una strategia regionale più ampia, promossa dalla Regione Umbria, che si concentra sul concetto di One Health, legando la salute umana, animale e ambientale in un approccio integrato. L’iniziativa è finanziata dal Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari nel programma “Salute, ambiente, biodiversità e clima”, come parte di un piano di prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici.
Risultati e benefici per la comunità
Alessandro Maria Di Giulio, responsabile del servizio di controllo degli organismi infestanti, ha sottolineato che la cattura dei chironomidi ha portato alla sottrazione di almeno 3 milioni di femmine, che non potranno deporre uova, contribuendo così a contenere il numero di insetti nei mesi successivi. Grazie a questa operazione, si prevede che il numero di chironomidi diminuisca significativamente nel periodo di alta stagione, evitando disagi per i mesi di agosto e settembre.
I benefici di questa iniziativa non sono solo ecologici, ma anche sociali ed economici. La riduzione dell’infestazione di chironomidi avrà un impatto positivo sul settore turistico e sulle attività ricettive del lago Trasimeno, migliorando la qualità della vita dei residenti e dei visitatori.
Un approccio innovativo alla gestione ambientale
Salvatore Macrì, responsabile del servizio regionale per la prevenzione sanitaria e sicurezza alimentare, ha evidenziato come questa iniziativa rappresenti un esempio di approccio innovativo e integrato alla salute, in linea con il principio di ‘Health in All Policies’. Il progetto si prefigge non solo di affrontare l’infestazione dei chironomidi, ma anche di promuovere politiche coordinate per la salute pubblica, includendo settori come l’ambiente, l’agricoltura e l’urbanistica.
L’iniziativa, che verrà rafforzata nel prossimo Piano Socio-Sanitario Regionale, si inserisce in una visione più ampia, mirando a tutelare il benessere collettivo e a promuovere soluzioni sostenibili per la valorizzazione del territorio.