Il 23 giugno 2025 ha visto l’avvio della DataSLO Summer School a Norcia, un evento internazionale che offre una formazione avanzata sull’intelligenza artificiale, promossa dall’Università per Stranieri di Perugia all’interno del Progetto Fenice. L’iniziativa coinvolge 25 giovani studiosi provenienti da università italiane e internazionali come New York University, Hong Kong Baptist University e Swansea University.
L’incontro ha avuto luogo con il supporto del Comune di Norcia, della Camera di Commercio dell’Umbria e della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Durante la cerimonia di apertura, il Sindaco di Norcia, Giuliano Boccanera, e l’assessora Marianna Stella hanno sottolineato l’importanza della cultura, educazione e scienza per il futuro, specialmente in un territorio segnato dalla tragedia del sisma del 2016.
Un impegno verso il futuro e la sostenibilità
Chiara Biscarini, docente dell’Università per Stranieri di Perugia e responsabile scientifica del Progetto Fenice, ha accolto i partecipanti, sottolineando come la loro presenza rappresenti non solo un’opportunità formativa, ma anche un gesto concreto di impegno verso il futuro. “Norcia, la Valnerina e l’Umbria vi accolgono come luoghi di rinascita, dove la conoscenza può diventare motore di cambiamento”, ha affermato.
Il Progetto Fenice, ha spiegato Biscarini, non riguarda solo la ricostruzione materiale dei territori colpiti dal sisma, ma mira a trasformare Norcia e la sua area in poli di conoscenza e innovazione. “Vogliamo fare di questi luoghi un laboratorio di idee e progetti innovativi per affrontare le sfide sociali ed economiche”, ha aggiunto.
Intelligenza artificiale per risolvere sfide globali
Il professore Valentino Santucci, coordinatore della DataSLO Summer School, ha messo in evidenza come l’intelligenza artificiale non rappresenti solo una tecnologia avanzata, ma una risorsa fondamentale per affrontare le sfide globali. In particolare, Santucci ha parlato dell’utilizzo dell’IA nella gestione sostenibile dell’ambiente e nella rinascita dei territori colpiti da disastri naturali.
“L’intelligenza artificiale è uno strumento per risolvere problemi complessi, come l’efficienza dei servizi pubblici o la vulnerabilità sociale. La tecnologia deve essere utilizzata con consapevolezza, per migliorare la qualità della vita e promuovere lo sviluppo sostenibile delle comunità,” ha affermato Santucci.
Fenice: un progetto di lungo periodo per la rigenerazione
Il Progetto Fenice, finanziato con 5 milioni di euro dal Dipartimento ministeriale per la coesione territoriale, si propone di rigenerare le aree colpite dal sisma del 2016, in particolare Norcia e la Valnerina, creando un polo internazionale didattico-scientifico e multidisciplinare. Oltre alla parte formativa, l’iniziativa mira a sviluppare progetti innovativi che possano trasformare la crisi in un’opportunità per i territori, promuovendo un sviluppo sostenibile attraverso ricerca, collaborazione e innovazione tecnologica.
Simone Gamberini, presidente di Legacoop, e Danilo Valenti, presidente di Legacoop Umbria, hanno lodato l’iniziativa come un esempio di come la cooperazione possa rispondere alle sfide ambientali e di mercato, con un forte impatto sul territorio e sulla creazione di occupazione.
L’innovazione come motore di crescita
Il progetto ha ricevuto il supporto anche da parte della comunità tifernate, che ha sempre mostrato vicinanza alla cooperativa nei momenti di difficoltà. Il Sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, ha parlato di “un sogno concreto che si avvera”, un esempio di come la determinazione e la passione possano portare a risultati straordinari, trasformando la tradizione in innovazione.
La DataSLO Summer School proseguirà fino al 27 giugno, con lezioni avanzate e attività pratiche che coinvolgeranno i partecipanti in un’esperienza immersiva nel territorio umbro, combinando la formazione con il contatto diretto con le realtà locali.