La Regione Umbria si appresta a rafforzare il monitoraggio sui tempi di attesa nelle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate attraverso protocolli di collaborazione con il comando dei Carabinieri per la tutela della salute (Nas) e con la Guardia di finanza. La decisione è stata annunciata mercoledì durante la seduta dell’Assemblea legislativa, che ha approvato all’unanimità una mozione in questa direzione.
L’obiettivo è duplice: contrastare le irregolarità nella gestione delle liste di attesa e garantire ai cittadini un accesso più equo ed efficiente alle prestazioni sanitarie. L’atto, promosso dai consiglieri di Fratelli d’Italia Matteo Giambartolomei ed Eleonora Pace e condiviso dall’intera maggioranza, impegna la giunta regionale a valutare con urgenza la firma di un protocollo con i Nas, seguendo il modello già sperimentato in Lombardia.
Il riferimento lombardo prevede controlli su visite in libera professione, prenotazioni, uso dei ricettari e gestione delle liste. Un piano d’azione che potrebbe essere replicato anche a livello regionale per intensificare l’attività ispettiva con il supporto di corpi specializzati, capaci di affiancare alle verifiche amministrative strumenti investigativi puntuali.
Nel dibattito in aula, è stata sottolineata l’urgenza di intervenire in modo concreto su un nodo critico della sanità: l’eccessiva attesa per accedere a prestazioni diagnostiche e terapeutiche. Secondo i promotori, abbattere le liste significa difendere il diritto costituzionale alla salute, troppo spesso compromesso da rallentamenti procedurali o utilizzi impropri delle risorse.
Fondamentale, in questo contesto, sarà anche il lavoro dell’Osservatorio regionale per i tempi di attesa, che proprio mercoledì ha tenuto la sua prima riunione. L’organismo – composto da tecnici, rappresentanti dei cittadini e delle organizzazioni sindacali – avrà il compito di analizzare i flussi di prescrizioni, prenotazioni ed erogazioni, monitorare l’efficacia degli interventi adottati dalle aziende sanitarie e promuovere trasparenza e comunicazione verso l’utenza.