Un’indagine del Comune di Perugia ha portato alla luce un’anomalia su larga scala nell’uso dei permessi per disabili, evidenziando che oltre 500 tagliandi sono rimasti in circolazione nonostante il decesso dei beneficiari. I controlli hanno riguardato 2.920 permessi su un totale di circa 6.000 rilasciati nel tempo dall’ente, e hanno evidenziato che 750 disabili titolari dei contrassegni sono deceduti. Nel 70% dei casi i familiari non hanno riconsegnato i permessi, che consentono sia la sosta agevolata sia il transito in zona a traffico limitato (Ztl).
L’assessore alla mobilità, Pierluigi Vossi, ha disposto l’operazione di verifica, incaricando gli uffici comunali di incrociare i dati anagrafici con quelli dei tagliandi rilasciati. La prossima fase sarà la disattivazione informatica dei contrassegni irregolari, operazione che avverrà «a breve», secondo quanto dichiarato in una nota ufficiale dell’amministrazione.
Saranno previste sanzioni, come stabilito dal Codice della strada, per chi continuerà a utilizzare i permessi disattivati per entrare o sostare in Ztl. Questo tipo di comportamento, infatti, può configurarsi come uso indebito di autorizzazioni pubbliche, con pesanti conseguenze anche sul piano etico, oltre che legale.
L’intervento, tuttavia, non si ferma ai soli permessi per disabili. L’assessore Vossi ha annunciato che è in corso un’ulteriore attività di verifica sui permessi Ztl concessi ai residenti, per accertare se i titolari risultino ancora domiciliati nelle aree soggette a limitazione del traffico. In caso contrario, anche questi tagliandi potrebbero essere revocati o invalidati.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di razionalizzazione della mobilità urbana e contrasto agli abusi, volto a garantire equità e corretto utilizzo delle risorse pubbliche. Il Comune invita quindi i cittadini a verificare la regolarità dei propri permessi e a collaborare con gli uffici preposti per sanare eventuali irregolarità.