La Polizia di Stato di Perugia ha disposto la chiusura immediata di un esercizio pubblico, sospendendone l’attività per un periodo di 30 giorni, come stabilito dal decreto firmato dal Questore Dario Sallustio. La decisione è arrivata dopo una lunga sequenza di episodi violenti, culminati in una notte particolarmente drammatica che ha reso inevitabile l’intervento delle autorità.
La notte del 25 maggio scorso è stata determinante per l’avvio del provvedimento, quando una segnalazione di rissa ha condotto sul posto le pattuglie della Squadra Volanti. L’intervento si è concluso con l’arresto di un giovane di 19 anni per resistenza a pubblico ufficiale e con la denuncia di due minorenni per rapina aggravata in concorso. Inoltre, lo stesso 19enne è stato trovato in possesso di una pistola scacciacani senza tappo rosso, aggravando ulteriormente la sua posizione.
Gli episodi precedenti, anch’essi gravi, includevano risse, disordini e tumulti che avevano coinvolto avventori abituali del locale, e avevano già acceso i riflettori delle forze dell’ordine sulla struttura. Il contesto di crescente allarme sociale, alimentato anche dall’eco mediatica sui giornali locali, ha spinto le autorità a considerare l’esercizio un potenziale pericolo per la sicurezza pubblica.
In applicazione dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.), il Questore ha quindi deciso per la sospensione temporanea dell’attività, ritenendola necessaria per tutelare l’incolumità dei cittadini e prevenire nuovi episodi di violenza. Il provvedimento è stato notificato e messo in esecuzione dal personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale.
L’obiettivo dell’intervento è chiaro: interrompere una spirale pericolosa e restituire alla collettività un senso di sicurezza nei luoghi pubblici. La chiusura ha infatti lo scopo di dissuadere comportamenti illeciti e ripristinare un clima di legalità e rispetto delle regole.