La Baronia di Monte Ruperto torna sui cartelli stradali fra Umbria e Marche

Cartelli marroni e auto d’epoca celebrano l’exclave di Città di Castello tra storia, mito e motori

A distanza di oltre sette secoli, la leggendaria Baronia di Monte Ruperto entra nel sistema della segnaletica stradale italiana, con l’installazione dei primi cartelli marroni che indicano il percorso verso quella che è l’unica exclave del comune di Città di Castello. Un luogo sospeso tra storia documentata e suggestione medievale, finalmente riconoscibile anche dai navigatori GPS.

«Da oggi, grazie ai cartelli stradali, tutti coloro che transiteranno al di là del confine umbro-marchigiano potranno orientarsi fino dove è possibile arrivare in auto e poi eventualmente a piedi», ha dichiarato con orgoglio il sindaco-barone Luca Secondi, il quale – secondo tradizione – durante il suo mandato vanta anche il titolo simbolico di barone di Monte Ruperto.

Il suggestivo borgo spopolato, immerso nei boschi tra Marche e Umbria, ha una storia affascinante che risale al 1256, quando – secondo la leggenda – fu ceduto a Città di Castello da un barone senza eredi, in segno di riconoscenza per gli aiuti ricevuti durante una carestia. Nel 1274, un atto ufficiale stabilì che gli abitanti della baronia versassero solo “cinque soldi per focolare”, testimoniando l’unione con il territorio tifernate.

I nuovi cartelli sono stati installati in collaborazione con i comuni di Apecchio e Sant’Angelo in Vado e rappresentano un vero e proprio ponte tra storia e tecnologia. Un’operazione simbolica ma concreta, che restituisce visibilità a un frammento di territorio oggi disabitato ma carico di memoria collettiva: boschi, mulattiere, ruderi e una geografia che raggiunge i 727 metri sul livello del mare.

A celebrare questa riscoperta, domenica 8 giugno si terrà il primo trofeo “Baronia di Monte Ruperto”, raduno di auto storiche promosso dal Club Auto Moto Storiche Altotevere. L’evento, come sottolineato dal presidente Giovanni Maria Rossi, «unisce la cultura dei motori alla storia del territorio, in un percorso paesaggistico unico tra Umbria e Marche».

Il programma prevede la partenza alle 9.00 dall’Hotel Garden di Città di Castello, con tappa ad Apecchio per la visita al Museo dei Fossili. A seguire, una prova di abilità sulla panoramica che conduce a Monte Ruperto e, dopo, la visita alla Domus del Mito a Sant’Angelo in Vado. Conclusione conviviale con pranzo e premiazioni.

«Una bellissima iniziativa che coniuga storia, tradizione e turismo all’insegna dell’amicizia tra territori», ha concluso il sindaco Secondi, sottolineando il valore culturale e identitario di un progetto che restituisce vita e dignità a un pezzo unico della geografia italiana.

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