Sanità umbra, nasce la cabina di regia per monitorare i conti e ottimizzare le risorse

La Regione Umbria istituisce una cabina di regia per monitorare la spesa sanitaria e intervenire tempestivamente in caso di scostamenti

La sanità umbra si prepara ad affrontare una nuova sfida con la creazione di una cabina di regia che avrà il compito di monitorare i conti delle due Usl e delle due Aziende ospedaliere regionali, suggerendo azioni di efficientamento. La decisione, come riporta Umbria 24, è stata presa da Palazzo Donini per far fronte ai crescenti problemi di bilancio nel settore sanitario, complicati dalla crescente domanda di servizi e dalle risorse limitate.

A guidare il nuovo organismo sarà la dirigente regionale competente in materia di contabilità sanitaria. Al suo fianco, i direttori amministrativi delle quattro aziende sanitarie, e i responsabili degli uffici di controllo e gestione delle Usl e ospedali. La cabina di regia avrà il compito di monitorare in modo sistematico l’andamento della spesa sanitaria, identificando tempestivamente eventuali scostamenti critici rispetto ai tetti di spesa e agli obiettivi programmati. Sarà anche incaricata di supportare la Regione e le aziende con analisi predittive e valutative, per intervenire in modo mirato e tempestivo in caso di necessità.

Un altro obiettivo chiave sarà la creazione di un sistema regionale di benchmarking, per comparare i dati contabili delle diverse aziende e rafforzare la trasparenza e la qualità dei dati. Il lavoro della cabina di regia si concentrerà anche sull’efficienza delle risorse, cercando soluzioni per ottimizzare i costi e migliorare la rendicontazione.

La sfida della sanità umbra è quella di fare i conti con risorse sempre più scarse. Il 2025 vedrà l’aumento del Fondo sanitario nazionale dell’1,6%, ma con le spese che cresceranno del 3,6%. A complicare ulteriormente la situazione c’è il calo demografico, con oltre mille residenti in meno nel 2024, e un invecchiamento della popolazione che incide significativamente sulla domanda di assistenza sanitaria. La Regione Umbria ha espresso preoccupazione per la sostenibilità del sistema sanitario nel breve e medio termine, con la necessità di preservare il diritto alla salute per tutti i cittadini.

I bilanci 2024 sono già un campanello d’allarme. Gli ospedali di Perugia e Terni hanno chiuso il bilancio con perdite significative. Quello di Perugia ha registrato un deficit di 10,6 milioni di euro, mentre quello di Terni ha chiuso con 5,6 milioni di rosso, anche a causa dei costi per l’acquisto di farmaci, soprattutto quelli innovativi, e per l’aumento delle spese per il personale, dovute all’applicazione del contratto nazionale. Anche le spese per le utenze e per i beni e servizi hanno inciso negativamente.

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