Riduzione delle ferie, turni massacranti e carenze croniche di organico. Sono questi i principali elementi della denuncia inoltrata dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE) alla Direzione generale del personale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, con due note datate 4 giugno 2025. Il documento, firmato dal segretario generale Donato Capece, segnala la situazione di forte disagio vissuta dal personale in servizio presso la Casa di Reclusione di Spoleto.
«Una limitazione a soli sei giorni di ferie nel periodo estivo è inaccettabile», scrive il SAPPE, richiamando il diritto a due settimane consecutive di congedo tra giugno e settembre. Si tratterebbe, secondo il sindacato, di una violazione dei diritti minimi garantiti al personale, con effetti negativi non solo dal punto di vista normativo, ma anche sul piano della salute psicofisica.
Spoleto viene definita un’eccezione negativa a livello nazionale, dove la concessione del congedo ordinario è drasticamente ridotta, contrariamente a quanto avviene in altre strutture, come quella di Firenze Sollicciano. Il SAPPE denuncia che questa scelta configura un trattamento discriminatorio, con ripercussioni sul benessere, sulla produttività e sull’efficienza del servizio.
«Numerosi studi scientifici dimostrano che due settimane di ferie consecutive riducono il rischio di burnout, migliorano la reattività e favoriscono la produttività», si legge nel documento. Ma a Spoleto si va in direzione opposta. Oltre al problema delle ferie, la situazione si aggrava con una cronica carenza di personale.
La seconda nota segnala che, alla data del 31 maggio 2025, risultano tre unità distaccate in uscita e una carenza organica pari a 68 unità, che diventano 92 se si considera il trend di riduzione del personale dal 2014 ad oggi. «L’attuale organico è già gravemente sottodimensionato», denuncia Capece, sottolineando che il sovraccarico di lavoro rende di fatto impossibile anche usufruire dei riposi compensativi e dei recuperi straordinari non retribuiti.
Un ulteriore elemento critico riguarda la tipologia dei detenuti presenti a Spoleto, tra cui soggetti sottoposti a regime ex art. 41-bis, AS3, media sicurezza e detenuti in osservazione psichiatrica. «Calcolare il sovraffollamento medio senza considerare la separazione necessaria tra i circuiti è improprio e fuorviante», precisa il sindacato.
Di fronte a questo quadro, il SAPPE chiede formalmente al Dipartimento di: intervenire per garantire almeno due settimane consecutive di ferie; valutare l’invio di personale di supporto da altri istituti o nuclei mobili;predisporre un piano ferie conforme alle normative vigenti.