Un’estate all’insegna della sicurezza per il quartiere Fontivegge di Perugia, dove la Prefettura ha annunciato l’istituzione di una “zona rossa” per contrastare criminalità, degrado urbano e marginalità sociale. L’area interessata comprende piazza Vittorio Veneto, piazza del Bacio e le zone limitrofe, anche se il perimetro preciso sarà definito nei prossimi giorni.
La misura nasce da una proposta del sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, accolta dal prefetto Francesco Zito a seguito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’obiettivo: rafforzare i controlli e supportare il Comune di Perugia in una delle aree più critiche della città, in particolare attorno alla stazione ferroviaria.
Cosa prevede l’ordinanza
L’ordinanza prefettizia, valida per ora durante il periodo estivo, vieterà lo stazionamento di persone con atteggiamenti minacciosi, aggressivi o molesti, e in particolare di chi risulti segnalato per reati legati a droga, armi, patrimonio e violenza alla persona. Si punta a tutelare la sicurezza e la fruibilità degli spazi pubblici, con un sistema di vigilanza rafforzato.
I timori della sindaca Ferdinandi
Presente al tavolo anche la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, che ha accolto la decisione, ma chiesto garanzie per il resto del territorio comunale. Il timore è che, concentrando le forze su Fontivegge, possano aumentare insicurezza e disagi in altri quartieri, incluso il centro storico. Per questo ha richiesto il potenziamento dell’organico delle forze dell’ordine.
Sopralluogo all’Ottagono e primi interventi
Nel frattempo, è stato effettuato un sopralluogo all’Ottagono, edificio abbandonato nel cuore di Fontivegge. Il locale, degradato e inutilizzato, è stato ufficialmente chiuso. L’iniziativa è stata portata avanti da Comune e Ater Umbria, presenti sul posto con la sindaca Ferdinandi, il presidente Federico Santi, e il consigliere alla sicurezza Antonio Donato, che ha sottolineato la volontà dell’amministrazione di attuare “interventi rapidi e mirati” in attesa di progetti strutturali di rigenerazione urbana.
Verso un modello di intervento integrato
Il sottosegretario Prisco ha ribadito la necessità di applicare pienamente gli strumenti previsti dal decreto sicurezza, tra cui il censimento degli immobili occupati e il controllo dei locali a rischio, richiamando anche il regolamento regionale del 2018. Si sta inoltre lavorando a Palazzo dei Priori per una normativa condivisa tra maggioranza e opposizione che consenta al Comune di intervenire in modo più efficace sulle situazioni critiche.