Durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutosi a Perugia sotto la presidenza del prefetto Francesco Zito, il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, ha avanzato la proposta di istituire una “zona rossa” nella città, ovvero un’area ad alta sorveglianza dedicata al rafforzamento del controllo nelle zone più esposte a fenomeni di degrado urbano e criminalità.
Un presidio speciale per supportare la riqualificazione urbana
“Questa misura può rappresentare un utile strumento anche per dare tempo e supporto al Comune di Perugia nel mettere in campo tutti gli strumenti normativi previsti dal decreto sicurezza”, ha spiegato Prisco, facendo riferimento in particolare a interventi su monitoraggio, prevenzione e riqualificazione urbana. L’obiettivo dichiarato è quello di garantire condizioni di legalità e sicurezza nei quartieri più vulnerabili, accompagnando il rafforzamento delle forze dell’ordine a azioni concrete di rigenerazione sociale e territoriale.
Il sottosegretario ha citato anche il Regolamento regionale del 2018, che permette ai Comuni di intervenire con maggiore decisione nei confronti dei locali ritenuti “a rischio”, attivando procedure di controllo o chiusura in aree delimitate della città.
Più controlli sugli immobili e sugli esercizi commerciali
Prisco ha evidenziato la necessità di un censimento aggiornato degli occupanti degli immobili, unitamente a una maggiore attenzione verso i locali commerciali ad uso improprio o potenzialmente pericolosi.
“Serve una verifica effettiva della salubrità dei luoghi e delle condizioni di sicurezza per i cittadini”, ha dichiarato, ribadendo che l’azione istituzionale deve essere coordinata, efficace e fondata sull’uso pieno degli strumenti normativi già a disposizione.
Una visione integrata della sicurezza urbana
Il sottosegretario ha concluso il suo intervento con un appello alla coesione tra le istituzioni:
“La sicurezza è un bene primario per i cittadini, che tutte le istituzioni debbono concorrere a garantire. È fondamentale non disperdere il lavoro fatto finora”, ha affermato Prisco, sottolineando che legalità e decoro sono diritti essenziali per una città vivibile.
L’eventuale istituzione della “zona rossa” rappresenterebbe una risposta mirata a specifiche criticità urbane, ma anche un banco di prova per testare l’efficacia delle sinergie tra Comune, Prefettura e Governo.