Una rete capillare tra scuola, sanità e associazionismo per diffondere la cultura della donazione. È questo il cuore del progetto dell’AVIS Comunale di Perugia, illustrato durante una conferenza stampa al Palazzo della Provincia, in cui sono stati presentati i dati e le iniziative che legano l’associazione al mondo della formazione, del volontariato e della cittadinanza attiva.
“Sono un donatore di lungo corso – ha dichiarato Massimiliano Presciutti nel suo intervento – l’AVIS per me è un’associazione che svolge un ruolo importante per la comunità tutta. Donare è un gesto di generosità e di responsabilità. Il lavoro che presentate oggi sulle iniziative per avvicinare i giovani alla donazione è cruciale per instillare questa cultura nella vita dei ragazzi”.
L’impatto nelle scuole è stato notevole. Nell’anno scolastico 2024–2025, AVIS Perugia ha coinvolto oltre 1.800 studenti di 76 classi in 9 istituti attraverso circa 50 appuntamenti formativi. Un impegno che ha portato a 285 prenotazioni per la donazione, pari a oltre il 16% degli studenti incontrati. Oggi, il 25% dei nuovi donatori iscritti proviene da queste attività scolastiche.
“Quando andiamo nelle scuole diciamo che il gesto più rivoluzionario per cambiare la società è fare un gesto gratuito e anonimo che garantisce una sacca di sangue per salvare una vita”, ha sottolineato il presidente AVIS Stefano Migliorati, aggiungendo che il bisogno di sangue è universale: “Non ha colore di pelle, sesso o religione, di fede calcistica o appartenenza politica”.
La consigliera provinciale Francesca Pasquino ha riconosciuto l’importanza dell’operato dell’associazione: “Fare rete è una delle prerogative della Provincia di Perugia. Ritengo essenziale e prezioso il lavoro che fate per avvicinare i giovani alla donazione. Voglio ringraziare tutti i donatori e volontari che garantiscono questo servizio”.
La vicepresidente AVIS Umbria, Rita Nesta, ha illustrato nel dettaglio le iniziative nelle scuole: “Andiamo negli istituti per garantire il ricambio generazionale. Talvolta organizziamo donazioni di gruppo per superare paure e far capire che donare è normale”.
Tra gli interventi, anche quelli di Ilda Belardinelli, Elisa Ceciarini (vicepresidente Ordine degli infermieri), Maria Pia Angellotti (Ordine delle professioni sanitarie) e Marco Tortoioli, consigliere AVIS. Proprio Tortoioli ha ricordato che nell’ambito della Grifonissima dell’11 maggio saranno premiati i primi tre donatori e donatrici che abbiano effettuato almeno una donazione negli ultimi due anni: “Una gara nella gara”, ha commentato.
Non solo scuole. AVIS ha attivato sinergie con università, associazioni e ordini sanitari, promuovendo iniziative con realtà come Avanti Tutta, Doniamoci, Comitato Daniele Chianelli, Marcia della Pace, Love Film Festival, Sirmaniaci e Piedibus del Ben Essere. Il 12 maggio, in occasione della Giornata mondiale dell’infermiere, AVIS sarà presente al Barton Park con una giornata informativa insieme all’Ordine degli infermieri.
Un altro progetto centrale è “Abbiamo a cura la salute del Donatore”, avviato il 2 maggio con il reparto di Nutrizione Clinica e Dietetica dell’ospedale di Perugia, che prevede il miglioramento del servizio ristoro post-donazione.
Infine, spazio anche alla promozione del benessere: continua il progetto “Camminare per donare” con il Piedibus del Ben Essere, e da giugno partiranno le camminate nei parchi e letture all’aperto nell’ambito dell’iniziativa “Leggere nella natura”, con il primo appuntamento fissato per il 15 giugno a Castel del Piano.