Assenza in consiglio regionale, Proietti replica all’opposizione: “Sono a Roma in commissione salute”

La presidente della Regione Umbria risponde con fermezza alla protesta del centrodestra: “Abbandonare l’aula è lesivo della buona politica”

Stefania Proietti

“Sono abituata per carattere e coerenza a non sottrarmi mai ai confronti”: con queste parole, la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti ha risposto alle critiche sollevate dal centrodestra in merito alla sua assenza durante la seduta del Consiglio regionale del 6 maggio. L’opposizione, infatti, ha duramente contestato la mancata partecipazione della presidente, arrivando ad abbandonare l’aula in segno di protesta.

Secondo quanto dichiarato da Proietti, l’assenza era ampiamente motivata da un impegno istituzionale a Roma, presso la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni. L’ordine del giorno dell’incontro prevedeva discussioni su temi centrali per il sistema sanitario, come la ripartizione delle risorse finanziarie, la riforma dell’assistenza territoriale e quella della medicina generale.

La presidente ha precisato che la riunione della Commissione è stata convocata in presenza dopo la definizione della data del Consiglio regionale, stabilita in sede di conferenza dei capigruppo. “Un’assenza quindi questa più che giustificata – ha affermato – e i consiglieri di minoranza dovrebbero saperlo bene, visto che anche in passato impegni simili hanno richiesto l’assenza in aula della sottoscritta e degli assessori”.

“Se la minoranza pensa di strumentalizzare in modo becero la mia assenza oggi in Assemblea legislativa, fa un errore clamoroso”, ha aggiunto Proietti, respingendo con decisione le accuse. Ha poi ricordato che la sua partecipazione alla seduta era prevista solo per tre question time su trenta punti all’ordine del giorno, e che non era richiesta la sua presenza per gran parte delle discussioni.

La replica della presidente si è fatta ancora più severa nei confronti del gesto dell’opposizione: “Abbandonare l’aula per un pretesto del genere è veramente, questo sì, lesivo della buona politica”. Un gesto che, secondo Proietti, rappresenta una mancanza di rispetto verso l’Istituzione e verso i cittadini umbri: “Recarsi poi in Prefettura, dopo aver abbandonato l’aula e non aver discusso i tanti punti calendarizzati che non prevedevano un mio intervento, appare quantomeno irrispettoso”.

Infine, la presidente ha rivolto un appello alla minoranza consiliare: “Invito, come sempre, la minoranza consiliare a collaborare e cooperare nell’interesse dell’Umbria, abbandonando toni che non appaiono consoni a una politica seria nell’interesse del bene comune”.

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