Todi, lungo la strada del Furioso a passo di lumaca: “Percorso inadatto e segnaletica assente”

L’Adoc di Marsciano critica duramente la viabilità alternativa al ponte di Monte Molino: “Un off-road polveroso e pericoloso”

La viabilità alternativa al ponte di Monte Molino, tra Fratta Todina e Monte Castello di Vibio, continua a sollevare proteste. Al centro del dibattito, la cosiddetta “strada del Furioso”, il tratto che collega Madonna del Piano a Pian di San Martino passando per Cecanibbi, individuato come collegamento provvisorio durante i lavori al ponte. A sollevare l’ennesima denuncia è l’Adoc di Marsciano, associazione dei consumatori affiliata alla UIL, che ha diffuso una nota durissima.

Dopo sei anni di tavoli tecnici e confronti, l’associazione contesta la soluzione individuata dalle istituzioni, descrivendola come inadatta alla circolazione ordinaria e pericolosa in vari tratti. “La strada alternativa – si legge nel comunicato – prevede un limite di velocità a 30 km/h e permette a malapena il transito simultaneo di due automobili, ma è completamente impraticabile per autobus e mezzi pesanti”.

Non solo: “non è stato possibile tubare le cunette, né realizzare slarghi nei punti più critici”, aggiungono, evidenziando come il fondo stradale sia stato semplicemente imbrecciato e non asfaltato, trasformando il percorso in una sorta di tragitto “adrenalinico”, tra polvere, buche e instabilità.

L’Adoc punta il dito anche contro la totale assenza di segnaletica, segnalando una gravissima mancanza di indicazioni stradali per chi proviene da Todi e cerca di raggiungere Monte Castello di Vibio o le sue attività economiche. Vengono evidenziati in particolare tre punti critici:

  • Uscita E45 Todi-Orvieto, dove non vi è alcuna indicazione per la viabilità alternativa;

  • Svincolo per Pian di San Martino, privo di segnaletica dedicata;

  • Incrocio Madonna del Piano-Monte Castello, dove non compare alcun cartello per Todi.

“Tutti comprendiamo la necessità del rifacimento del ponte”, affermano dall’Adoc, “ma non si può accettare che una strada così importante venga lasciata in queste condizioni”.

Secondo l’associazione, alcune alternative sarebbero state percorribili. Tra queste viene citata la strada di Canonica, che pur essendo più lunga avrebbe richiesto meno interventi per essere resa transitabile. “Ormai è tardi per tornare indietro – ammettono – ma resta l’urgenza di migliorare almeno la segnaletica e ridurre il disagio per residenti e imprese che continuano con fatica a rimanere attive in zona”.

La speranza condivisa è che i lavori sul ponte possano realmente concludersi entro il 30 giugno, come previsto. Fino ad allora, la strada del Furioso continuerà a rappresentare una fonte di frustrazione e disagi per automobilisti, turisti e lavoratori della zona.

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