Violenza di genere, il confronto tra Italia e Spagna al centro di un convegno internazionale a Perugia

Alla Sala della Partecipazione di Perugia due giornate di dibattiti tra antropologi e giuristi per analizzare le radici culturali e sociali della violenza sulle donne

Si terrà l’8 e il 9 maggio a Perugia, presso la Sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni, il convegno “Violenza di genere e prospettive femministe”, un evento che unisce studiosi e istituzioni italiane e spagnole in un dialogo critico e interdisciplinare sul tema della violenza contro le donne. Promosso dalla Fondazione Alessandro e Tullio Seppilli, l’appuntamento nasce con l’obiettivo di offrire spunti innovativi per comprendere e affrontare un fenomeno ancora tragicamente diffuso.

Il convegno è organizzato in collaborazione con numerose realtà accademiche e istituzionali, tra cui l’Università di Siena, l’Università Complutense di Madrid, il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Perugia, la Regione Umbria e l’associazione LiberaMente Donna. L’evento è inoltre patrocinato dall’Assemblea legislativa dell’Umbria, dal Comune di Perugia e dalla SIAM – Società Italiana di Antropologia Medica, con il contributo del Ministero della Cultura.

Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute e dall’Istat, una donna su tre in Italia ha subito almeno una forma di violenza fisica o sessuale, con un preoccupante aumento del 50% nelle violenze sessuali negli ultimi cinque anni. Nonostante l’impegno normativo e sociale delle istituzioni, la dimensione del problema rimane drammatica.

Il programma del convegno si articola in tre sessioni tematiche.
La prima, in programma giovedì 8 maggio alle 15:00, si concentrerà su “Violenza di genere tra violenza strutturale e violenza nel quotidiano”, affrontando le dinamiche sistemiche che alimentano il fenomeno.
Venerdì 9 maggio alle 9:00 si terrà la seconda sessione dedicata a violenza nella riproduzione e giustizia riproduttiva, esplorando il controllo sui corpi femminili in ambito sanitario e familiare.
Nel pomeriggio della stessa giornata si discuterà di aspetti giuridici legati alla violenza di genere, con particolare attenzione alle risposte legislative e giudiziarie nei due Paesi.

Il confronto tra Italia e Spagna sarà centrale, poiché entrambi i Paesi presentano esperienze significative nella lotta alla violenza di genere, sia dal punto di vista istituzionale che del movimento femminista universitario. L’interscambio culturale e accademico rappresenta una risorsa per generare nuove prospettive e pratiche condivise.

La Fondazione Tullio e Alessandro Seppilli, già Fondazione Angelo Celli per una Cultura della Salute, è nata nel 1987 per volontà dell’igienista e politico Alessandro Seppilli, già sindaco di Perugia. Da sempre impegnata nella promozione di una cultura della salute e della giustizia sociale, la Fondazione è diventata un punto di riferimento per gli studi antropologici e sociali, anche grazie alla guida di Tullio Seppilli, figlio di Alessandro e autorevole antropologo medico.
Durante la sua lunga presidenza, durata fino al 2017, la Fondazione ha condotto importanti progetti su salute mentale, migrazione, alimentazione, medicine alternative e ambiente, contribuendo alla diffusione delle scienze sociali come strumenti di analisi delle disuguaglianze.

Il convegno dell’8 e 9 maggio si inserisce in questo solco, offrendo un’occasione di dialogo e ricerca fondamentale in un’epoca in cui è urgente affrontare la violenza di genere non solo come emergenza, ma come espressione di radicati squilibri culturali, economici e politici.

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