In occasione del 1° maggio, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi ha preso parte alla cerimonia ufficiale per il conferimento delle “Stelle al Merito del Lavoro”, svoltasi presso il Salone Bruschi della Prefettura di Perugia.
Dopo la cerimonia istituzionale, la sindaca si è spostata a Fontivegge, in piazza del Bacio, per partecipare alla prima edizione della Festa dei Lavoratori organizzata nel quartiere dai sindacati e dal Comune. Accompagnata dagli assessori Andrea Stafisso, Fabrizio Croce, Pierluigi Vossi e dai consiglieri comunali Lorenzo Falistocco e Fabrizio Ferranti, Ferdinandi ha portato il proprio saluto alla cittadinanza, incontrando organizzatori, sindacalisti e musicisti in un contesto di festa e partecipazione.
A margine delle iniziative, la sindaca ha lanciato un messaggio politico forte, centrato sulla necessità di rimettere il lavoro al centro delle priorità istituzionali:
“Oggi celebriamo la Festa del Primo Maggio, ma auspico che sia l’ultimo segnato da lavoro povero e insicurezza. Il lavoro è radice di dignità e libertà, come ha ricordato anche il Presidente Mattarella”.
Ferdinandi ha denunciato con decisione l’attuale scenario occupazionale, dove la precarietà prevale: “Non possiamo accettare che il lavoro non protegga più dalla povertà. È necessario un cambio di passo, con salari minimi e maggiore sicurezza per i lavoratori”. La sindaca ha ricordato che il Comune di Perugia ha aperto un dibattito in Consiglio sul salario minimo garantito e sta collaborando con i sindacati per affrontare il nodo dei subappalti e la tutela dei diritti.
Un passaggio del suo intervento è stato dedicato anche alla disparità di genere e alla necessità di politiche inclusive:
“Nella nostra Repubblica, il lavoro non è ancora un diritto garantito per tutti. Le donne e le persone con fragilità vivono ancora troppi ostacoli. Il lavoro è uno strumento cruciale di inclusione”, ha evidenziato, richiamando anche la propria esperienza personale.
Il duplice impegno della sindaca – istituzionale e popolare – ha dato al Primo Maggio perugino un significato profondo e concreto: non solo commemorazione, ma rilancio di una battaglia civile per il lavoro come fondamento della democrazia e della giustizia sociale.