I consiglieri di opposizione del Comune di Perugia, Nilo Arcudi, Paolo Befani, Chiara Calzoni, Elena Fruganti, Edoardo Gentili, Riccardo Mencaglia, Clara Pastorelli, Augusto Peltristo, Margherita Scoccia, Gianluca Tuteri, Leonardo Varasano e Nicola Volpi, hanno espresso forti critiche verso l’amministrazione Ferdinandi in merito all’aumento della Tari, la tassa sui rifiuti. Secondo l’opposizione, l’attuale giunta avrebbe avuto la possibilità di evitare l’incremento, ma ha scelto di non agire in tal senso, scaricando il peso del provvedimento sui cittadini.
«L’amministrazione Ferdinandi avrebbe potuto evitare l’aumento della Tari ma ha scelto diversamente», hanno affermato i consiglieri in una nota, sottolineando che l’attribuzione della colpa alla giunta Romizi è solo un tentativo di eludere le proprie responsabilità. L’opposizione ha spiegato che nonostante l’attuale amministrazione abbia trovato un bilancio in attivo e in salute, non ha fatto nulla per limitare l’aumento delle tasse, come avrebbe potuto fare con scelte più oculate.
Secondo i consiglieri, la normativa Arera, che impone di coprire i costi del servizio rifiuti, lascia comunque margini di gestione che un’amministrazione efficiente dovrebbe saper sfruttare. Invece, non sono state attuate misure concrete per contenere i costi: nessuna revisione del contratto di servizio, nessuna riorganizzazione dei servizi e nessun piano serio per incentivare la raccolta differenziata e ridurre i rifiuti.
I consiglieri di opposizione ricordano che durante la precedente amministrazione, sotto il loro impegno, l’unico intervento rilevante sull’aumento della raccolta differenziata è stato realizzato a Ponte San Giovanni, dimostrando un approccio più attivo sulla gestione dei rifiuti.
In alternativa all’aumento della Tari, l’opposizione ha presentato un ordine del giorno con proposte concrete per una gestione fiscale più equa: rimodulazione dell’addizionale Irpef per favorire i redditi medio-bassi, potenziamento delle agevolazioni Tari per famiglie e piccole imprese in difficoltà, incentivi alla raccolta differenziata e al compostaggio, e politiche Imu più favorevoli per le famiglie e i piccoli proprietari.
Inoltre, i consiglieri hanno lamentato la mancanza di un vero confronto con i cittadini sull’aumento della Tari, nonostante siano stati utilizzati in campagna elettorale temi come la “partecipazione”. «Ogni amministrazione deve rispondere delle proprie azioni e decisioni», hanno concluso i consiglieri, ribadendo la loro opposizione all’aumento delle tasse e chiedendo una gestione più responsabile e attenta delle risorse comunali.