Al CVA di Ponte San Giovanni si è svolto un vivace confronto dedicato alle criticità emerse durante la realizzazione del progetto Pinqua2. Un’iniziativa che punta a integrare pianificazione urbana e sociale, ma che, come evidenziato, soffre di una grave lacuna: la mancata analisi preliminare sull’impatto economico per le attività commerciali locali. Un’assenza che potrebbe trasformare le promesse del progetto in rischi concreti per la sopravvivenza delle imprese del territorio.
L’incontro è stato promosso da Confcommercio Perugia e comprensorio, con la partecipazione degli assessori comunali Francesco Zuccherini (Lavori Pubblici) e Andrea Stafisso (Attività Produttive), chiamati a rispondere alle preoccupazioni sollevate dai commercianti.
Le prime risposte dell’amministrazione
Un primo segnale di attenzione da parte del Comune è arrivato con la variante approvata sui parcheggi di Piazza Chiabolotti, che ha ripristinato un numero di posti auto considerato adeguato per residenti e clienti. Tuttavia, i nodi irrisolti sono ancora numerosi.
“Apprezziamo l’impegno dell’amministrazione comunale nel promuovere la mobilità sostenibile. Tuttavia, riteniamo che la realizzazione di due corsie ciclabili in via Manzoni richieda una rivalutazione“, hanno sottolineato i rappresentanti di Confcommercio e gli imprenditori, lamentando che la presenza di una sola corsia automobilistica potrebbe generare traffico continuo e gravi difficoltà logistiche per le operazioni di carico e scarico merci, stimate tra le 50 e 60 al giorno.
La richiesta emersa è chiara: limitarsi a una sola corsia ciclabile per non compromettere la funzionalità di via Manzoni.
Ulteriori criticità da affrontare
Altro tema sensibile è il senso unico previsto in via Cestellini, con direzione verso via Manzoni. Gli imprenditori hanno espresso dubbi sulla modifica viaria: “Comprendiamo la volontà di migliorare la fluidità del traffico, ma temiamo che questa misura possa avere un impatto negativo, concentrando il traffico in via Manzoni”, hanno osservato. Da qui la richiesta di una valutazione approfondita dei flussi di traffico prima di procedere.
Gli assessori Zuccherini e Stafisso si sono detti disponibili a rappresentare queste istanze ai tavoli tecnici e hanno garantito l’apertura a varianti progettuali, sia per la ciclabile sia per il senso unico.
L’auspicio degli imprenditori
La conclusione dell’incontro ha lasciato spazio a cauto ottimismo: “Dall’incontro sono emersi segnali positivi, che ci attendiamo portino risultati concreti“, è stato il commento finale di Confcommercio e degli imprenditori. Tra i punti fermi emersi, la conferma del cronoprogramma dei lavori, con termine previsto entro il 2026.
Tuttavia, i commercianti hanno ribadito l’intenzione di vigilare attentamente sull’evoluzione del progetto, a tutela del futuro delle imprese, delle famiglie e, in ultima analisi, dell’intero tessuto economico di Ponte San Giovanni.