Nel cuore dell’Altotevere, a Montone, il 25 aprile si è aperto con un gesto che ha scioccato la comunità: il monumento dedicato al partigiano Aldo Bologni è stato imbrattato con vernice bianca. Un atto vandalico che ha colpito non solo una statua, ma un simbolo profondo della memoria storica e della lotta per la libertà.
La scoperta è avvenuta nella prima mattina, proprio nel giorno in cui l’Italia intera celebra la Festa della Liberazione, ricorrenza che ricorda la fine dell’occupazione nazifascista e la rinascita democratica del Paese. La condanna è arrivata immediata dalle istituzioni locali. Il Comune di Montone ha diffuso una nota ufficiale in cui si legge: “In una giornata simbolo della democrazia e della libertà si è consumato un atto di inaudita gravità. Offendere la memoria di Aldo Bologni equivale a colpire i valori fondanti della nostra Repubblica”.
“Un gesto vile, compiuto proprio nel giorno in cui si celebra la lotta contro il fascismo e nazismo, che non può e non deve passare sotto silenzio”, ha ribadito l’amministrazione comunale. Gli operai del Comune sono intervenuti tempestivamente per ripulire il monumento, consentendo così lo svolgimento delle cerimonie previste.
Aldo Bologni fu un partigiano, simbolo di coraggio e di impegno civile, tra i tanti che hanno lottato per costruire un’Italia libera. Imbrattare il suo ricordo rappresenta un attacco diretto a quella eredità che il 25 aprile ogni anno rinnova nel cuore del Paese.
“La memoria non si cancella. La Resistenza vive”, si legge in chiusura della nota ufficiale, un monito che intende ribadire quanto il ricordo non sia solo celebrazione, ma una responsabilità quotidiana.
L’episodio di Montone si inserisce in un clima nazionale segnato da polemiche attorno alla celebrazione del 25 aprile. Le parole di Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, hanno risuonato forti dopo l’invito del governo a una “celebrazione sobria”: “Un’allergia alla liberazione dal fascismo e dal nazismo”, ha commentato, criticando il tentativo di ridimensionare il significato profondo della ricorrenza.
In un periodo in cui le tensioni sociali e le divisioni politiche alimentano nuove forme di intolleranza e negazionismo, episodi come quello di Montone assumono un valore ancora più grave. Non si tratta solo di un vandalismo, ma di un segnale d’allarme per chi crede nella democrazia e nei suoi simboli.
L’Altotevere, terra di forte tradizione resistenziale, reagisce con fermezza. Le istituzioni locali rilanciano l’impegno “nella tutela della memoria storica e dei suoi simboli, perché gesti come questi non trovino mai più spazio nella nostra società”.