L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha dato il via libera alla nuova manovra finanziaria proposta dalla Giunta regionale, approvando con 13 voti favorevoli e 8 contrari il disegno di legge “Disposizioni in materia di tributi regionali”, interamente riscritto da un emendamento dell’assessore Tommaso Bori. Il provvedimento si propone di affrontare il disavanzo del sistema sanitario regionale, aggravato da un taglio ai trasferimenti statali di circa 40 milioni di euro e da un deficit strutturale nel bilancio sanitario pari a 34,2 milioni.
Scontro tra maggioranza e opposizione
Il voto è arrivato dopo un lungo e teso dibattito durato ore, con opposizione e maggioranza divise sull’aumento delle tasse. Il centrodestra, che ha votato compatto contro il provvedimento, ha criticato duramente la decisione di aumentare l’Irpef e l’Irap. Sono stati bocciati tutti gli emendamenti dell’opposizione che chiedevano di eliminare tali aumenti, così come l’ipotesi di destinare tutte le risorse ricavate alla sola sanità.
Aumenti fiscali, ma con criteri di progressività
Dal 2025 verranno applicate nuove aliquote dell’addizionale Irpef regionale, con un sistema di progressività pensato per proteggere i redditi più bassi:
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0,50% fino a 15.000 euro
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1,79% tra 15.000 e 28.000 euro
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1,89% tra 28.000 e 50.000 euro
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2,1% oltre i 50.000 euro
I redditi fino a 28.000 euro saranno completamente esentati dall’aumento per il triennio 2025-2027. Per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro è prevista una detrazione fissa di 150 euro, volta a mitigare l’impatto del nuovo carico fiscale.
Sul fronte Irap, è prevista una maggiorazione dello 0,40% sull’aliquota ordinaria a partire dal 2026, mentre non ci saranno aumenti per il bollo auto, come inizialmente ipotizzato.
Sanità pubblica al centro del piano
La Giunta ha giustificato la manovra con la necessità di garantire la continuità dei servizi essenziali, tra cui sanità, trasporto pubblico, diritto allo studio e cofinanziamento dei programmi comunitari. In questo contesto è stato approvato un ordine del giorno della maggioranza che impegna l’esecutivo regionale a rafforzare il sistema sanitario pubblico, contrastando le spinte alla privatizzazione e promuovendo una riorganizzazione dei servizi sanitari e ospedalieri secondo criteri di prossimità, qualità ed efficienza.
Tra i punti cardine:
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Rafforzamento della medicina territoriale e prevenzione
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Potenziamento della sorveglianza epidemiologica e benessere animale
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Innovazione tecnologica e sanità digitale (e-Health)
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Collaborazione rafforzata con l’Università e ricerca sanitaria
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Valorizzazione del personale sanitario, in particolare nell’emergenza-urgenza
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Controllo e razionalizzazione della spesa sanitaria
Verso un nuovo assetto gestionale
La manovra prevede anche una revisione della governance, con l’introduzione di un sistema integrato di programmazione e controllo della spesa sanitaria, coordinando i bilanci delle quattro aziende sanitarie umbre. Sarà inoltre predisposto un piano di alienazioni per valorizzare il patrimonio immobiliare regionale sottoutilizzato.
Respinti infine due ordini del giorno dell’opposizione: uno proponeva che tutte le risorse ottenute con la manovra fossero destinate esclusivamente alla sanità, mentre l’altro suggeriva un sistema di detrazioni legato alla composizione del nucleo familiare.