Città di Castello è stata riconfermata nel consiglio direttivo nazionale dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo, e ha ricevuto l’incarico di coordinare le undici città umbre associate. Questo nuovo ruolo rappresenta un importante riconoscimento del lavoro svolto negli ultimi anni e del valore culturale, sociale ed economico che il tartufo porta alla comunità, come sottolineato dall’assessore al commercio e turismo di Città di Castello, Letizia Guerri.
Un’importante responsabilità per Città di Castello
Nel suo commento, l’assessore Guerri ha espresso grande soddisfazione per il nuovo incarico, definendolo un “bell’attestato di fiducia” e una “grande responsabilità” nei confronti delle altre città umbre. Città di Castello avrà ora il compito di lavorare insieme alle altre città della regione per valorizzare e promuovere il tartufo come risorsa fondamentale per il turismo e l’economia locale. La città, attraverso la rinnovata Associazione Salone del Tartufo Bianco Pregiato, ha avviato iniziative con operatori del settore per rafforzare la filiera e dare visibilità al tartufo come elemento distintivo del territorio.
Riconferma di Michele Boscagli e l’Assemblea delle Città del Tartufo
L’assemblea dei soci delle Città del Tartufo, che si è svolta nel weekend, ha riconfermato alla guida dell’associazione il presidente Michele Boscagli e ha rinnovato l’Ufficio di Presidenza, con la nomina dei tre vicepresidenti: per il Nord il Comune di Alba (Piemonte), per il Centro il Comune di Valsamoggia (Emilia Romagna) e per il Sud la Regione Molise. Inoltre, il consiglio direttivo dell’associazione è stato rinnovato, con Città di Castello e Norcia che rappresentano l’Umbria. La Città di Castello è stata anche indicata come coordinatore regionale, grazie al suo impegno crescente nella valorizzazione del tartufo e delle tradizioni locali.
L’Associazione Nazionale Città del Tartufo
L’Associazione Nazionale Città del Tartufo è stata fondata ad Alba nel 1990, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di territori italiani legati alla produzione e commercializzazione del tartufo, oltre a favorire la promozione turistica. Oggi, l’associazione conta circa 70 membri e ha ottenuto importanti risultati, come la creazione del marchio di qualità “Ristorante Amico del Tartufo“, la partecipazione all’EXPO 2015 di Milano, e l’iscrizione della “Cerca e Cavatura del Tartufo in Italia” nella Lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dell’UNESCO.