Dovrebbe essere pronta entro giugno la nuova sede dell’azienda Giuliano Tartufi a Pietralunga, in provincia di Perugia. Un progetto ambizioso e in continua evoluzione, che ha visto negli ultimi sei anni una trasformazione radicale. Partita nel 2019 con una previsione di 1.000 metri quadrati, la struttura è oggi cresciuta fino a 10.000 metri quadrati coperti, diventando uno dei poli più importanti in Italia per la lavorazione e la commercializzazione del tartufo.
Investimenti per 10 milioni di euro
A determinare questa espansione è stata la straordinaria crescita del mercato internazionale del tartufo, sostenuta anche dalla partecipazione attiva dell’azienda umbra a fiere e iniziative estere. Come ha spiegato Giuliano Martinelli, titolare dell’impresa, “la domanda globale è decuplicata”, portando la Giuliano Tartufi a moltiplicare per dieci il numero di macchinari previsti inizialmente. L’investimento complessivo, tra nuove tecnologie, impianti e strutture, ha già raggiunto i 10 milioni di euro.
Sviluppo locale e sostenibilità al centro del progetto
Un elemento centrale della nuova sede è il forte legame con il territorio umbro. La quasi totalità dei lavori è stata affidata a imprese locali, con l’obiettivo dichiarato di generare un indotto economico e occupazionale duraturo. Particolare attenzione è rivolta alla sostenibilità ambientale, con la decisione di installare pannelli fotovoltaici sull’intero tetto della nuova struttura, evitando così di sottrarre terreni agricoli che potrebbero essere destinati alla coltivazione del tartufo.
Un’azienda a misura di lavoratore
Non solo efficienza produttiva: la filosofia aziendale pone grande attenzione anche al benessere dei lavoratori. Attualmente l’organico conta oltre cento dipendenti, e la nuova sede sarà dotata di spazi ampi e confortevoli per la socialità. A spiccare è il ristorante aziendale interno, gestito dallo chef Luca Meoni, che ogni giorno prepara i pasti per tutto il personale. “Puntiamo a creare una vera comunità aziendale – ha spiegato Martinelli – dove la qualità del prodotto si rifletta anche nella qualità della vita lavorativa. Solo così possiamo crescere insieme e valorizzare le competenze di ciascuno”.