Gubbio-Ascoli senza reti: equilibrio e pochi brividi al Barbetti

Finisce 0-0 una gara priva di emozioni, con ritmi bassi e occasioni rare. L’Ascoli sfiora il colpo nel finale

Regna la noia allo stadio Barbetti nella sfida tra Gubbio e Ascoli, chiusa sullo 0-0 dopo novanta minuti di gioco poveri di spunti e intensità. A far notizia più del risultato è l’assenza del tifo organizzato rossoblù, con la curva rimasta praticamente vuota e senza striscioni, segno evidente di un malcontento che si riflette anche in campo.

La cronaca del match racconta una prima frazione fiacca, con un avvio al rallentatore e poche occasioni degne di nota. Al 16′ Varone ci prova dal limite dell’area, ma la conclusione si perde alta. Poco dopo, al 25’, Iaccarino tenta di accendere i suoi, portando palla da centrocampo fino alla trequarti, ma il tiro centrale è facile preda di Raffaelli.

La prima vera emozione arriva al 26′, quando Carpani serve un assist perfetto a Ciabuschi, che si ritrova solo davanti al portiere ma spreca clamorosamente calciando fuori. L’Ascoli cresce e al 34’ Varone mette Carpani in condizione di tirare dal limite, ma anche in questo caso il pallone non trova lo specchio della porta. Occasione ancora più ghiotta al 38’: Bando crossa in area per Menna, che, incredibilmente solo davanti al portiere, colpisce di testa ma manda fuori.

La ripresa si apre con gli stessi ritmi compassati. Per vedere un tiro in porta si deve attendere il 21’, quando Tremolada, appena entrato, pennella una punizione in area per il colpo di testa ravvicinato di Carpani: Venturi è attento e blocca a terra.

Nel finale si concentrano le poche emozioni vere del match. Al 40’, D’Ursi si inventa una giocata sulla destra, serve Spina che crossa teso per Di Massimo: l’attaccante impatta di destro ma la sfera colpisce la base del palo. L’azione è contestata dagli ospiti, convinti che fosse viziata da un fallo di mano di un calciatore del Gubbio.

Al 43’, altra occasione per gli ospiti con Gagliardi che entra in area da sinistra e calcia di sinistro, sfiorando il palo. Nei minuti di recupero, Tremolada prova a beffare Venturi su punizione, ma la palla a scendere si spegne di poco a lato, lasciando solo l’illusione del gol.

Un pareggio giusto, in una partita in cui nessuna delle due squadre ha saputo imporsi davvero. L’Ascoli ha creato qualcosa in più nel finale, ma il palo colpito da Di Massimo resta l’unico vero brivido di un match bloccato e senza mordente.

Il tabellino

Gubbio (4-3-2-1): Venturi; Zallu (31′ st D’Avino), Rocchi, Tozzuolo (18′ st Stramaccioni), Corsinelli; Rosaia, Proietti (18′ st Faggi), Iaccarino; Spina, D’Ursi; Tommasini (36′ st Di Massimo). A disp.: Bolletta, David, Tentardini, Signorini, Maisto, Rovaglia. All.: Fontana.
Ascoli (4-2-3-1): Raffaelli; Alagna, Menna, Piermarini, D’Amore; Varone, Bando (21′ st Tremolada); Baldassin (32′ st Gagliardi), Carpani (39′ st Odjer), Marsura (32′ st Adjapong); Ciabuschi (21′ st Corazza). A disp.: Livieri, Zagaglia, Cozzoli, Curado, Gagliolo, Maurizii, Toma, Bertini, Maiga Silvestri, Silipo. All.: Di Carlo.
Arbitro: Esposito di Napoli (Jorgji di Albano Laziale e Marra di Agropoli); quarto uomo: Tierno di Sara Consilina.
Espulso: 10′ st Mezzanotti (A) per proteste. Ammoniti: D’Amore (A), Zallu (G), Piermarini (A). Angoli: 3-1. Recupero: 1′ pt; 5′ st. Spettatori:1033 (621 abbonati); 139 da Ascoli.

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