Renzi a Perugia: “Proietti fa bene a chiedere chiarezza su conti sanità”. M5S attacca ancora

Renzi chiede trasparenza sui conti sanitari umbri, il M5S replica alle critiche del centrodestra difendendo la manovra regionale e puntando il dito contro la gestione del passato.

Matteo Renzi riaccende i riflettori sulla sanità umbra, chiedendo “un’operazione di chiarezza sui conti pubblici, specie della sanità”. L’ex premier e leader di Italia Viva ha lanciato il suo appello da Perugia, durante la presentazione del suo libro “L’influencer” alla Feltrinelli. Dopo un recente viaggio in Sicilia, Renzi ha espresso preoccupazione per la qualità dei servizi sanitari regionali: “Vengo dalla Sicilia e sono rimasto sconvolto dalla malasanità di Renato Schifani. Penso che la presidente della Regione abbia voglia di mettere in chiaro i conti. Fa bene a farlo”.

In risposta alle polemiche sollevate dal centrodestra, legate alla manovra economica approvata dalla Giunta regionale umbra, il Movimento 5 Stelle prende posizione a difesa dell’operato dell’esecutivo guidato da Stefania Proietti. Il provvedimento prevede un aumento delle aliquote fiscali per far fronte a un disavanzo sanitario che, secondo le stime più recenti, supera i 240 milioni di euro.

“Serve fare chiarezza” affermano in una nota congiunta Thomas De Luca, assessore regionale e coordinatore del M5S, e Luca Simonetti, presidente del gruppo pentastellato in Assemblea legislativa. Secondo i due esponenti,“gli stessi che oggi parlano di tasse sono quelli che hanno reso impossibile prenotare una visita, costringendo i cittadini a pagare una super tassa per curarsi privatamente. Una tassa occulta che ha colpito chi non poteva aspettare mesi per una visita, una diagnosi, un intervento”.

Il debito sanitario, secondo quanto riferito, potrebbe essere ridotto a 90 milioni di euro, grazie a coperture già individuate, mentre ulteriori risorse sono attese per abbatterlo ancora. A questi si aggiungono 40 milioni di tagli imposti dal Governo centrale al bilancio regionale. “Qualcuno ha deciso di fare un’operazione scientifica di disinformazione, nell’intento di giocare allo sfascio sulla pelle della sanità pubblica”, hanno accusato De Luca e Simonetti.

Il calendario delle scadenze istituzionali è serrato: l’incontro decisivo con il Mef è previsto per l’inizio di aprile, ma la manovra deve essere presentata in Consiglio entro il 15 aprile, come imposto dalla normativa, per rendere valide le modifiche alle aliquote fiscali. “La manovra è stata costruita sui dati attuali. Se il debito oggi stimato è di 90 milioni, la manovra deve riferirsi a quello, non a cifre ipotetiche”, spiegano i rappresentanti del M5S, precisando che il documento sarà rimodulato in base ai dati aggiornati.

Il confronto con il passato è un altro elemento centrale nella replica pentastellata. De Luca e Simonetti criticano l’approccio del centrodestra, ricordando che la precedente amministrazione regionale ha contenuto i debiti “tagliando fondi a politiche giovanili, edilizia popolare e piano sociale”, impiegando risorse straordinarie come quelle del Covid e ricevendo contestazioni anche dalla Corte dei Conti. “A soli tre mesi dall’inizio della legislatura, la presidente Stefania Proietti sta già dimostrando che il rilancio della sanità pubblica è tornato in cima all’agenda politica”, sottolineano, aggiungendo che l’intento è affrontare le cause strutturali del debito e non più limitarsi a soluzioni temporane

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