Tesei attacca la Giunta Proietti: “L’Umbria si salva solo in un modo, con le loro dimissioni”

L'ex presidente dell’Umbria replica duramente all’attuale amministrazione regionale e smonta le accuse sul presunto “buco” nella sanità: “Ci sono le risorse, parlano i numeri”

Durante una conferenza stampa indetta dai Gruppi di opposizione in Consiglio regionale, Donatella Tesei (Umbria Civica/Tesei Presidente) ha risposto punto per punto alle dichiarazioni della Giunta Proietti, smontando l’allarme lanciato nei giorni precedenti sul presunto disavanzo del bilancio sanitario regionale. “L’Umbria si salva solo in un modo, con le loro dimissioni”, ha esordito, puntando il dito contro ciò che ha definito “bugie consapevoli” da parte della maggioranza.

Secondo Tesei, il bilancio 2024 può essere chiuso non solo in equilibrio, ma con un avanzo di 14 milioni di euro, rendendo così infondati sia il rischio di commissariamento che la necessità di una manovra fiscale straordinaria da 322 milioni. Le sue affermazioni si basano sui dati della società incaricata dalla Giunta – Kpmg, citata però “falsamente“, secondo Tesei, in una delibera in cui il nome non comparirebbe affatto.

Durante l’incontro, affiancata da esponenti di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, l’ex presidente ha contestato quella che la Giunta ha definito “Operazione verità 2.0″, sostenendo che si tratti invece di una manipolazione dei dati a fini politici. Ha dichiarato che le perdite delle aziende sanitarie umbre erano preesistenti al suo governo, e che l’intervento riformatore era già stato avviato, ma ostacolato dalla gestione dell’emergenza Covid.

Tesei ha citato la relazione della stessa società di revisione, affermando che la Giunta avrebbe omesso parti fondamentali del documento, in particolare quelle che indicano come recuperare le risorse. Partendo da un disavanzo di 243 milioni, ha spiegato come si possano sottrarre 153 milioni provenienti dalla Gestione sanitaria accentrata, oltre a 23 milioni del payback farmaceutico e 33 milioni di premialità accantonate, arrivando a un totale molto diverso da quello divulgato.

Il punto centrale della sua argomentazione è l’aggiunta di 48 milioni di euro derivanti dal payback sui dispositivi medici, previsti dal decreto legge del 30 marzo 2023, che consentirebbero di chiudere i conti con un avanzo. Tesei ha chiarito che si tratta di fondi “già iscritti a bilancio dello Stato”.

La manovra fiscale da 322 milioni, introdotta dalla Giunta, è stata definita “immotivata e sproporzionata” dall’ex presidente, che ha ricordato come durante i suoi cinque anni di governo non si sia mai fatto ricorso a interventi di tale portata, nemmeno sulla sanità. Ha inoltre definito “falsa” anche la narrazione secondo cui i tagli del Governo centrale abbiano giustificato l’aumento delle tasse.

Infine, Tesei ha chiesto l’intervento del Prefetto per accedere agli atti e monitorare l’operato della Giunta, accusandola di inadeguatezza e malafede: “Chi governa non può permettersi questi comportamenti. Il vero coraggio è saper gestire, e la Giunta Proietti non ha dimostrato di esserne capace”.

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