Manovra Regione, i gruppi di maggioranza: “Mistificata la realtà”. Opposizioni dal Prefetto

Scontro politico sulla manovra fiscale: maggioranza e opposizione si accusano a vicenda sulla gestione del bilancio regionale.

La discussione sulla manovra fiscale in Umbria continua ad accendere il dibattito politico. I gruppi di maggioranza – Pd, M5S, Avs e Umbria Domani – hanno replicato duramente alle critiche delle opposizioni, accusandole di “mistificare la realtà” sulla situazione economica lasciata dalla precedente giunta.

“La minoranza in Assemblea Legislativa protesta contro se stessa” – affermano in una nota congiunta i rappresentanti della maggioranza – “la giunta Tesei ha lasciato un’eredità pesante, con un deficit di 90 milioni, e oggi tenta di ribaltare la realtà parlando di un avanzo di 14 milioni. Inoltre, definisce la manovra fiscale come un intervento da 322 milioni senza precisare che questa cifra è distribuita su più anni”.

Secondo i gruppi di governo, la manovra fiscale in discussione ha un impatto effettivo di 90 milioni di euro, e sono in corso confronti per cercare di ridurne l’entità. “Che il disavanzo delle quattro aziende sanitarie fosse noto già nel 2022 era chiaro a tutti, come dichiarato dallo stesso assessore Coletto” – sottolineano dalla maggioranza – “e oggi lavoriamo per sanare il deficit strutturale del 2024 lasciato dalla giunta precedente, che ora protesta contro una manovra necessaria per rimediare ai danni che essa stessa ha causato”.

La questione sanitaria è uno dei punti più critici del confronto politico. La maggioranza sottolinea la necessità di trovare fondi strutturali e non soluzioni straordinarie, perché “il bilancio della Regione è asfittico e ingessato, incapace di garantire più servizi”. Senza una manovra fiscale, si rischierebbe di dover ricorrere a tagli drastici, come la chiusura di ospedali, un’ipotesi già avanzata dall’ex assessore Coletto.

Il confronto con l’opposizione rimane acceso: “Il loro atteggiamento danneggia gli umbri, invece servirebbe solo responsabilità per affrontare la crisi finanziaria che loro stessi hanno causato” – insistono i gruppi di maggioranza. Viene poi citata la delibera del 26 febbraio, in cui si chiarisce il ruolo della società incaricata della revisione dei conti, per smentire le accuse di scarsa trasparenza. Quanto al rischio di un commissariamento ad acta, la maggioranza evidenzia che, in assenza di una manovra fiscale, la Regione sarebbe obbligata dalla normativa a trovare risorse nel proprio bilancio, con il conseguente rischio di un aumento automatico di tutte le aliquote fiscali dal 1° giugno 2025.

L’opposizione incontra il Prefetto: “Abbiamo chiesto rispetto per gli umbri”

Dall’altra parte, le opposizioni non arretrano e contestano la gestione della maggioranza, sottolineando la mancanza di trasparenza sui dati economici. Durante un incontro con il Prefetto vicario di Perugia, i consiglieri di opposizione hanno espresso preoccupazione per quella che definiscono una gestione opaca dei bilanci sanitari.

“Abbiamo avuto un’interlocuzione di oltre un’ora con il Prefetto di Perugia, esponendo tutte le nostre preoccupazioni” – affermano i rappresentanti della minoranza – “a partire dal procurato allarme generato dalle dichiarazioni della Giunta sui bilanci sanitari, che ha ingiustificatamente spaventato i cittadini”.

Secondo l’opposizione, la maggioranza impedirebbe loro di svolgere il ruolo di controllo, rifiutandosi di consegnare i documenti elaborati dalla società KPMG sulla situazione finanziaria della sanità regionale. “Questi documenti, costati 165mila euro ai cittadini umbri, sarebbero alla base della decisione di aumentare le tasse per 322 milioni” – denunciano.

Le accuse si concentrano anche sulla presunta violazione del Regolamento dell’Assemblea Legislativa, che, secondo l’opposizione, limita il loro diritto di vigilanza. “L’amministrazione ha l’obbligo di trasparenza non solo verso di noi, ma verso tutti gli umbri. Il comportamento della maggioranza è inaccettabile e continueremo a chiedere chiarezza, rimanendo in Consiglio fino a quando non avremo risposte”.

La battaglia politica sulla manovra fiscale in Umbria è quindi destinata a proseguire, con uno scontro sempre più acceso tra le due fazioni.

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