A marzo 2025, le imprese dell’Umbria hanno previsto 5.610 assunzioni e per il trimestre marzo-maggio si stimano 16.290 avviamenti al lavoro, segnando una crescita del 4,7% rispetto allo scorso anno per il mese di marzo e del 3,8% per il trimestre. Tuttavia, nonostante l’incremento delle opportunità occupazionali, la difficoltà di reperire candidati qualificati rimane una delle principali problematiche. Il 54% delle assunzioni in Umbria è difficile da coprire a causa della carenza di profili adeguati, un dato superiore alla media nazionale.
Il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, ha sottolineato che, sebbene l’occupazione stia crescendo, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro resta una sfida fondamentale per le imprese. “Diventa urgente rafforzare le strategie di formazione mirata, con incentivi per le aziende che investono in competenze e programmi di orientamento nelle scuole”, ha dichiarato Mencaroni, evidenziando la necessità di un impegno condiviso tra settore pubblico e privato.
Il Sistema Excelsior, che monitora il mercato del lavoro, ha confermato il trend positivo ma anche l’acuirsi della difficoltà di reperimento, con il settore dei servizi e delle costruzioni a guidare la domanda di lavoro, mentre il manifatturiero risulta stabile.
Settori e figure più richieste
Nel dettaglio, i settori che trainano la domanda di lavoro in Umbria sono servizi (64%), seguiti da costruzioni e manifatturiero. Tra le figure più difficili da trovare, spiccano ingegneri, tecnici della gestione dei processi produttivi e fabbri ferrai, professioni cruciali per l’industria e le costruzioni. La difficoltà di reperimento si estende a dirigenti e tecnici della salute, con un tasso di difficoltà che raggiunge l’84% per queste professioni.
Inoltre, il 63% delle assunzioni programmate richiede esperienza pregressa, un elemento che limita ulteriormente le opportunità di ingresso per i giovani. Di fronte a questa situazione, l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro appare particolarmente ostacolato dalla mancanza di competenze specifiche.
La situazione nelle province
A livello provinciale, la provincia di Perugia registra 4.400 assunzioni a marzo e 12.530 per il trimestre, con un forte concentramento nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Perugia vede una maggiore domanda di profili qualificati, con solo il 12% delle assunzioni destinate a dirigenti e specialisti, rispetto al 17% a livello nazionale. La provincia di Terni ha previsto 1.210 assunzioni a marzo e 3.760 per il trimestre, con una difficoltà di reperimento del personale più marcata (56% contro il 54% regionale), segnalando una maggiore criticità rispetto a Perugia.
Giovani e lavoratori qualificati
Il 29% delle assunzioni previste in Umbria riguarda giovani sotto i 30 anni, ma la difficoltà di trovare giovani con le giuste competenze continua ad aumentare, in particolare nei settori altamente specializzati come l’ingegneria, la meccanica avanzata e la programmazione informatica. Le imprese stanno cercando di superare queste difficoltà puntando su percorsi di formazione e apprendistato, soprattutto nei settori cruciali per l’innovazione e la transizione ecologica.
Nonostante l’aumento delle assunzioni, il mercato del lavoro umbro resta comunque caratterizzato da una forte prevalenza di contratti a termine: solo il 26% delle assunzioni sarà a tempo indeterminato, mentre il restante 74% sarà a tempo determinato o con contratto predefinito.