Badge elettronico e settimanale di cantiere sono i nuovi strumenti presentati a Roma per garantire controlli più efficaci nei cantieri della ricostruzione post-sisma 2016. Le misure, illustrate presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mirano a prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata e tutelare i lavoratori.
Monitoraggio digitale e lotta alle infiltrazioni mafiose
L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e delle parti sociali, tra cui la ministra Marina Calderone, il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco e il Commissario straordinario per il sisma Guido Castelli. La ricostruzione dell’Appennino centrale, che interessa un’area di circa 8.000 km², prevede 28 miliardi di euro di investimenti e conta attualmente oltre 8.000 cantieri privati attivi, con 12.289 già conclusi, oltre a 3.537 interventi pubblici in fase di realizzazione.
Nel contesto della ricostruzione, il badge elettronico e il settimanale di cantiere rappresentano strumenti chiave per la trasparenza e la legalità. Il badge consentirà il monitoraggio in tempo reale delle presenze nei cantieri, mentre il settimanale di cantiere, redatto ogni venerdì dalle imprese, fornirà un quadro chiaro delle attività svolte. Questi dati saranno accessibili agli enti di controllo attraverso piattaforme digitali interoperabili, garantendo verifiche più rapide ed efficienti.
Impegno delle istituzioni e dei sindacati
Durante la presentazione, il sottosegretario Prisco ha sottolineato come la ricostruzione post-sisma rappresenti il più grande cantiere d’Europa e un modello da seguire per future opere pubbliche. Ha inoltre evidenziato il lavoro svolto dal Ministero dell’Interno per prevenire infiltrazioni mafiose: nel 2024 sono state emesse 29 interdittive antimafia, con 4 ulteriori provvedimenti già adottati nel 2025.
Anche i sindacati del settore edile, Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, hanno espresso il loro sostegno al nuovo sistema di controllo. Hanno evidenziato che il badge elettronico, introdotto dall’ordinanza speciale 216 del 27 dicembre 2023, rappresenta un passo importante per contrastare il lavoro nero e le irregolarità contrattuali. L’obiettivo è garantire maggiore sicurezza e legalità nei cantieri, con un modello che potrebbe essere esteso alle grandi opere del PNRR e ad altre infrastrutture nazionali.
Verso un sistema di controlli più rigoroso
Le nuove misure permetteranno di monitorare flussi di manodopera, regolarità contrattuali e correttezza nei subappalti. Il Commissario Castelli e le parti sociali hanno discusso della possibilità di limitare il subappalto a cascata nei lavori pubblici, per evitare distorsioni e garantire il rispetto delle normative.
L’obiettivo finale è creare un sistema che possa essere replicato su scala nazionale, assicurando che le risorse destinate alla ricostruzione siano utilizzate in modo trasparente e sicuro, a tutela dei lavoratori e delle comunità colpite dal sisma.