Umbria, riforma sulla disabilità: confronto con associazioni e famiglie

Partecipazione ampia all’incontro promosso dalla Regione per il "progetto di vita"

Si è svolto a Perugia, presso la Sala Crispolti Peccati di Palazzo Broletto, un incontro partecipativo sulla riforma della disabilità, organizzato dalla presidente della Regione Stefania Proietti. L’iniziativa ha visto la presenza di oltre 130 persone in sala e circa 50 collegate da remoto, tra rappresentanti istituzionali, associazioni, stakeholder e famiglie, con l’obiettivo di definire il modello di governance per la sperimentazione del “progetto di vita” per le persone con disabilità.

L’evento ha rappresentato un passaggio cruciale per l’Umbria nell’attuazione del decreto legislativo 62/2024, che ridefinisce il concetto di disabilità e introduce nuovi strumenti di valutazione e supporto. La sperimentazione partirà nel 2025, coinvolgendo nove province italiane, tra cui Perugia, individuata come laboratorio per un modello di inclusione sociale.

“Vogliamo garantire un percorso partecipativo e condiviso”, ha dichiarato la presidente Proietti, sottolineando l’importanza di un approccio unitario tra Perugia e Terni, pur nel rispetto dei vincoli normativi. La Regione ha infatti richiesto l’inclusione della provincia di Terni nella sperimentazione, ma in attesa di un eventuale ampliamento, verranno estese le attività formative a tutto il territorio regionale.

L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi esponenti istituzionali, tra cui Bianca Maria Tagliaferri, vicepresidente dell’Assemblea Legislativa, Luca Simonetti, presidente della commissione sanità, Stefano Lo Re, direttore provinciale INPS Perugia, Francesco De Rebotti, assessore regionale, Massimo Rolla, garante regionale per i diritti delle persone con disabilità, e Federico Gori, presidente Anci Umbria.

Un modello di governance inclusivo

Il modello di governance proposto si basa su un metodo di co-progettazione e co-programmazione con il coinvolgimento diretto delle persone con disabilità e delle loro famiglie, in linea con il principio “nulla su di noi senza di noi”. La Regione punta a snellire la burocrazia, assicurando che il servizio pubblico sia un supporto concreto per la realizzazione del “progetto di vita” nei vari ambiti: scuola, lavoro, tempo libero e partecipazione sociale.

Nuove strutture operative per la riforma

Per monitorare l’attuazione della riforma e raccogliere contributi dal territorio, verranno riattivati l’Osservatorio regionale sulla disabilità e il Tavolo di coordinamento e partecipazione, con la creazione di un gruppo di lavoro specifico sulla riforma.

Valentina Battiston, dirigente del coordinamento per la disabilità della Regione, ha evidenziato il valore innovativo del D.Lgs. 62/2024, che introduce un approccio personalizzato e multidimensionale. Il settore sociale sarà fortemente integrato con la componente sanitaria, con Paola Casucci come responsabile delle unità di valutazione.

Le slide esplicative della riforma saranno inviate ai partecipanti e rese disponibili sul sito istituzionale della Regione.

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