L’opposizione in Consiglio regionale dell’Umbria accusa la presidente Stefania Proietti di fare propaganda sulle liste d’attesa, senza alcun atto amministrativo che supporti l’annunciata disponibilità di 30.600 nuovi posti prenotabili. “La presidente Proietti prende in giro i cittadini umbri”, denunciano i consiglieri Paola Agabiti (FdI), Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica), Matteo Giambartolomei (FdI), Enrico Melasecche Germini (Lega), Eleonora Pace (FdI), Laura Pernazza, Andrea Romizi (FI) e Donatella Tesei (Lega).
Dubbi su trasparenza e modalità operative
Secondo i consiglieri di opposizione, non esiste alcun documento ufficiale che formalizzi l’impegno della Giunta sul tema delle liste d’attesa. “Non c’è traccia di atti amministrativi che dimostrino questo intervento”, sottolineano. Restano numerosi interrogativi sulla gestione delle risorse: “Non è specificato quale sia il budget impiegato, come vengano suddivisi i fondi tra sanità pubblica e privata, né quali siano le tempistiche per il recupero delle prestazioni”.
Altri punti critici riguardano la disponibilità di personale, macchinari e strutture, che a detta dei consiglieri non sono stati chiariti dalla Regione. “Non sappiamo se le forze sindacali e il personale sanitario siano stati coinvolti in queste decisioni o se si sia proceduto in modo unilaterale”, accusano. Inoltre, secondo l’opposizione, il governo regionale starebbe prorogando le convenzioni con la sanità privata stipulate dalla precedente amministrazione, nonostante in campagna elettorale la sinistra le avesse fortemente criticate.
“Dalla critica alla sanità privata al ricorso massiccio”
I consiglieri evidenziano un cambio di atteggiamento della Proietti nei confronti della sanità privata convenzionata. “Oggi scopriamo che il ricorso alla sanità privata, tanto criticato in passato, è diventato la soluzione”, affermano. Secondo l’opposizione, la presidente sta utilizzando il settore privato in modo ancora più incisivo rispetto alla precedente amministrazione, a causa di una cifra record di 80mila prestazioni sanitarie sospese, quasi il doppio rispetto ai mesi precedenti.
Infine, i consiglieri regionali denunciano la mancanza di trasparenza: “L’unico riferimento concreto è una mail della direzione salute e welfare che chiede alle due USL di rivolgersi a strutture private per smaltire le prestazioni arretrate”. Tuttavia, questa comunicazione, secondo l’opposizione, non è sufficiente a garantire l’effettiva attuazione delle misure annunciate. “Le promesse della Proietti non trovano riscontro nella realtà, mentre tanti cittadini continuano a non riuscire a prenotare visite e esami”, concludono i consiglieri.