Con una decisione che segna un cambio di rotta nella gestione dell’Assemblea legislativa, l’Ufficio di presidenza ha ufficializzato la nomina di Dante De Paolis come nuovo segretario generale di Palazzo Cesaroni. Il manager, con esperienze nei Comuni di Perugia e Bastia Umbra, ha ricoperto incarichi di rilievo come membro del CdA di Umbria Mobilità e amministratore delegato di Gesenu, oltre ad aver lavorato con l’Università degli Studi di Perugia e l’Istituto Zooprofilattico.
L’Assemblea ha spiegato che la scelta punta a “una riorganizzazione in chiave di efficienza”, ma la nomina ha suscitato forti critiche dal centrodestra, che contesta l’aumento dei costi per le casse pubbliche e la mancata valorizzazione del personale interno.
Le critiche dell’opposizione
Per i consiglieri regionali di centrodestra, tra cui Paola Agabiti (FdI), Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica), Matteo Giambartolomei (FdI), Enrico Melasecche Germini (Lega), Eleonora Pace (FdI), Laura Pernazza, Andrea Romizi (FI) e Donatella Tesei (Lega), la nomina “non risponde a criteri di razionalizzazione della spesa pubblica”, ma è frutto di “un’operazione tesa a mantenere equilibri politici interni”.
Secondo l’opposizione, l’incarico comporterà un costo aggiuntivo di circa 200mila euro l’anno, arrivando a quasi 1 milione di euro a fine mandato. “Mentre ai cittadini si chiedono sacrifici, la maggioranza aumenta i costi di gestione senza un reale beneficio per l’Assemblea legislativa”, denunciano i consiglieri.
“Una decisione che tradisce i principi di buon governo”
L’opposizione critica inoltre il mancato riconoscimento delle competenze già presenti nell’Assemblea. “Invece di valorizzare le professionalità interne, si preferisce una nomina che grava ulteriormente sul bilancio pubblico”, sottolineano i consiglieri. “Questa decisione è l’ennesima dimostrazione di una politica che tradisce i principi di buon governo”.
I rappresentanti del centrodestra assicurano che vigileranno attentamente sulle future scelte amministrative per evitare ulteriori sprechi di risorse pubbliche. “Continueremo a contrastare ogni decisione che penalizzi l’efficienza e il buon utilizzo delle risorse”, concludono.