Durante l’ottava edizione dell’EcoForum di Legambiente Umbria, tenutasi al Nuovo Cinema Caporali di Castiglione del Lago, sono stati premiati i 16 Comuni Ricicloni umbri, con un significativo aumento rispetto ai nove dello scorso anno. Secondo Legambiente, il merito di questa crescita è legato alla migliore qualità della raccolta dell’umido, un parametro determinante per il riconoscimento.
I criteri di selezione e i Comuni premiati
Per ottenere il titolo di Comune Riciclone, Legambiente Umbria ha stabilito due requisiti fondamentali:
- Raggiungere almeno il 72% di raccolta differenziata
- Garantire una qualità del rifiuto organico con meno del 5% di impurità (Materiale Non Compostabile, MNC)
“Parametri fondamentali”, spiega Legambiente, “per attivare i percorsi di economia circolare, al centro del nostro lavoro volto a stimolare i Comuni e i servizi di raccolta di qualità, come il porta a porta spinto”.
Ecco i Comuni umbri premiati nel 2024:
- Sotto i 5.000 abitanti: Calvi dell’Umbria, Otricoli, Arrone, Attigliano, Avigliano Umbro, San Gemini, Montecastrilli, Lugnano in Teverina, Valfabbrica
- Tra 5.000 e 20.000 abitanti: Narni, Torgiano, Amelia, Castiglione del Lago, Magione, Passignano sul Trasimeno
- Sopra i 20.000 abitanti: Assisi
Il ruolo della politica e il nuovo piano rifiuti
All’EcoForum hanno partecipato istituzioni locali, amministratori pubblici, imprese e associazioni. L’evento è stato anche un’occasione per un confronto con l’assessore regionale all’ambiente Thomas De Luca, che ha annunciato: “Nelle prossime settimane avvieremo incontri con i diversi territori per lavorare a una nuova legge regionale”.
De Luca ha inoltre criticato il piano rifiuti della precedente legislatura, sottolineando la necessità di una gestione basata su dati concreti e non su preconcetti. “L’idea è quella di spingere su una nuova dotazione impiantistica non per bruciare, ma per recuperare e avviare a nuovo utilizzo i rifiuti, in una logica di filiera e quindi di tutela ambientale e di sviluppo economico”, ha dichiarato l’assessore.
I Comuni Rifiuti Free e il panorama regionale
Calvi dell’Umbria e Otricoli si confermano anche Comuni Rifiuti Free a livello nazionale, con una produzione pro capite di rifiuti indifferenziati sotto i 75 kg all’anno per abitante. Legambiente auspica che “già dal prossimo anno altri comuni umbri possano raggiungere questi risultati”.
Tuttavia, la situazione regionale resta disomogenea. Se alcuni comuni raggiungono percentuali di raccolta differenziata vicine al 90%, altri, come Nocera Umbra, Valtopina e Montefalco, restano fermi tra il 20% e il 40%. “L’errore di voler sempre tornare a soluzioni facili, come l’inceneritore, di fronte alla complessità della gestione dei rifiuti, speriamo venga corretto nei prossimi anni”, ribadisce Legambiente.
Il futuro della gestione rifiuti in Umbria
Secondo l’associazione ambientalista, è necessario rivedere il Piano Rifiuti per allinearlo alla transizione ecologica e alla lotta ai cambiamenti climatici. La proposta prevede una legge regionale sull’economia circolare, con l’eliminazione definitiva dell’inceneritore e la valorizzazione delle filiere di riuso e riciclo.
“È un’opportunità di sviluppo che la regione non può perdere”, spiega Legambiente, sottolineando che l’Umbria è già la terza regione italiana per numero di green jobs, con il 14,7% degli occupati impegnati nella green economy.
L’EcoForum, organizzato con il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Castiglione del Lago e della Camera di Commercio dell’Umbria, rappresenta un momento chiave per tracciare il futuro della gestione rifiuti nella regione. L’obiettivo è chiaro: rendere l’Umbria un laboratorio di eccellenza per l’economia circolare.