Nel 2024, l’Umbria ha registrato un aumento degli infortuni sul lavoro, con 10.400 denunce rispetto alle 10.008 del 2023, segnando un incremento del 3,9%. Lo evidenzia il report Inail analizzato da Umbria 24, che attribuisce la crescita quasi interamente alla provincia di Perugia, mentre la situazione a Terni è rimasta più stabile.
Perugia traina l’aumento degli incidenti sul lavoro
La crescita degli infortuni riguarda in particolare la provincia di Perugia, dove le denunce sono passate da 7.965 a 8.341, con un aumento del 4,7%. Terni, invece, ha registrato un incremento minimo, con 2.059 casi contro i 2.043 del 2023 (+0,8%).
Donne più colpite degli uomini
Il report evidenzia anche un dato significativo: l’aumento degli infortuni ha riguardato soprattutto le donne. Nel 2024, gli incidenti femminili sono stati 3.814, in netto aumento rispetto ai 3.547 del 2023 (+7,5%). Più contenuta la crescita tra gli uomini, con 6.586 casi contro i 6.461 dell’anno precedente (+1,9%).
Diminuiscono le vittime sul lavoro
Nonostante l’Umbria presenti un tasso di mortalità sul lavoro superiore alla media nazionale, il numero di decessi è calato: 23 vittime nel 2024, contro le 25 del 2023.
Settori e fasce d’età più colpite
- Industria e servizi: il comparto più a rischio, con 7.688 infortuni nel 2024 (+4,5%).
- Agricoltura: dati stabili con 730 casi contro i 729 del 2023.
- Pubblica amministrazione: incremento del 2,8% con 1.982 denunce contro 1.928.
- Fasce d’età più colpite: lavoratori tra 45 e 59 anni, con 3.544 denunce, pari a un terzo del totale.