Le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno espresso forte contrarietà nei confronti dell’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria (AFOR), criticando l’adozione di un software per la rilevazione digitale delle presenze degli operai forestali, che sostituisce il precedente sistema cartaceo.
“Siamo senza parole di fronte alla grande incoerenza emersa”, dichiarano i sindacati in una nota congiunta, contestando le modalità con cui la dirigenza di AFOR ha dato attuazione all’ultimo decreto. Secondo le sigle sindacali, questa scelta appare come “un ultimo colpo di coda”, considerata la scadenza dell’incarico dell’Amministratore Unico, e rappresenta un tentativo di difendere una decisione organizzativa unilaterale, nonostante gli impegni presi per una discussione condivisa con le rappresentanze sindacali.
L’accordo sindacale integrativo, già scaduto a dicembre 2023, prevedeva infatti un confronto aperto sulle modalità di gestione del lavoro, confronto che secondo i sindacati non è stato rispettato.
Nel frattempo, le sigle sindacali hanno ricevuto una risposta dall’Assessore Meloni, che ha accettato la richiesta di un incontro. “Chiederemo le immediate dimissioni dell’Amministratore Unico”, annunciano i sindacati, ribadendo anche la necessità di fermare l’attuazione del decreto riguardante il nuovo sistema di rilevazione digitale delle timbrature.
Le organizzazioni sindacali sottolineano inoltre l’importanza di una discussione ampia e partecipata con i lavoratori, nell’ambito del contratto integrativo regionale. In assenza di risposte concrete durante l’incontro con l’Assessore, i sindacati dichiarano di essere pronti a proclamare lo sciopero degli operai forestali.