I pendolari umbri hanno affrontato una settimana di notevoli difficoltà a causa dei disservizi ferroviari che si sono accumulati nel corso dei giorni. Il guasto alla rete elettrica della stazione Termini di Roma, verificatosi martedì scorso, ha causato ritardi significativi, con effetti a catena su molte tratte, incluse quelle regionali. In particolare, chi si sposta quotidianamente per lavoro o studio verso la Capitale o la Toscana si è trovato ad affrontare ulteriori ostacoli, aggravando una situazione già critica.
Il tema sarà discusso nell’incontro programmato per mercoledì 22 gennaio tra i comitati dei pendolari e l’assessore regionale ai Trasporti, Francesco De Rebotti. Oltre alle problematiche legate agli imprevisti recenti, i comitati richiederanno un aggiornamento sui lavori in corso sulla linea Alta Velocità Direttissima Roma-Firenze, nella zona di Settebagni. Questi interventi, che prevedono una riduzione della velocità di percorrenza, stanno impattando anche sulle tratte Perugia-Roma e Ancona-Roma, utilizzate ogni giorno da molti lavoratori e studenti umbri. Secondo il cronoprogramma, le restrizioni proseguiranno almeno fino al 4 marzo, contribuendo a prolungare una situazione di disagio per i viaggiatori.
Ritardi cronici: un problema che peggiora
I disagi causati dai lavori e dai guasti tecnici si riflettono nei ritardi accumulati dai treni più frequentati dai pendolari umbri. Tra il 7 e il 17 gennaio, il treno che collega Roma Termini a Perugia nel tardo pomeriggio ha registrato un ritardo medio di 25 minuti, con punte massime di 70 minuti. Non è andata meglio agli altri convogli: l’Intercity Ravenna-Roma Termini del mattino, con fermate a Foligno, Spoleto e Terni, ha accumulato un ritardo medio di 20 minuti, mentre il treno Ancona-Roma Termini ha segnato 16 minuti di ritardo medio nello stesso periodo.
Questi ritardi non rappresentano solo un disagio temporaneo ma fanno parte di un quadro più ampio che, secondo il rapporto Pendolaria 2025 di Legambiente, sta incidendo sul numero di viaggiatori che scelgono il treno. In Umbria, negli ultimi 15 anni, il numero di pendolari ferroviari è diminuito dell’8%, con un calo del 13% solo negli ultimi quattro anni.
Le richieste dei comitati e la situazione futura
I comitati dei pendolari, che da tempo denunciano le condizioni delle tratte ferroviarie verso Roma e Firenze, spingeranno per ottenere risposte concrete nell’incontro con l’assessore De Rebotti. Tra le richieste principali ci sarà l’accelerazione dei lavori sulla Direttissima Roma-Firenze e un piano di intervento per ridurre i ritardi cronici che stanno scoraggiando l’uso del treno.
La speranza è che l’intervento delle istituzioni possa portare a soluzioni efficaci per migliorare la qualità del servizio ferroviario, che rappresenta un elemento essenziale per migliaia di cittadini umbri. Tuttavia, la prospettiva di ritardi prolungati almeno fino a marzo alimenta il malcontento e la frustrazione di chi ogni giorno si sposta per motivi di lavoro o studio.