La sera di giovedì 19 dicembre, la Polizia di Stato è intervenuta nel quartiere Fontivegge di Perugia, nei pressi della stazione ferroviaria, dopo una segnalazione di aggressione al Numero Unico di Emergenza Europeo. Sul posto, gli agenti hanno trovato il personale sanitario del 118 impegnato nel soccorso di un cittadino marocchino del 1993, gravemente ferito al volto.
Secondo le prime ricostruzioni, la vittima è stata aggredita da un gruppo di uomini per ragioni ancora sconosciute. Dopo essere stato colpito alla testa con una bottiglia, l’uomo è stato brutalmente percosso con calci e pugni. Trasportato all’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, ha riportato lesioni che richiedono una prognosi di 30 giorni.
Le autorità hanno avviato approfondite indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’aggressione e identificare i responsabili. L’analisi dei sistemi di videosorveglianza e le testimonianze delle persone presenti rappresentano strumenti chiave nelle indagini. Secondo quanto emerge, si tratterebbe quattro persone, probabilmente maghrebini: uno di loro lo immobilizza mentre gli altri lo prendono a calci e pugni e poi la bottigliata. Ma la violenza prosegue perché uno degli aggressori lo prende a calci in faccia mentre la vittima è inerme.
La cosa più incredibile è che tutto avviene sotto gli occhi di alcuni passanti che si accorgono dell’aggressione ma neppure si fermano, forse per paura.
L’episodio ha alimentato il dibattito sulla sicurezza nel quartiere Fontivegge, da tempo al centro dell’attenzione per una crescente serie di episodi criminali. Lorenzo Mattioni, Commissario della Lega Sezione Perugia, ha puntato il dito contro le scelte della nuova amministrazione comunale. “La decisione del sindaco Ferdinandi di depotenziare il Nucleo di Polizia Urbana e disarmare gli agenti, togliendo loro il taser, è incomprensibile,” ha dichiarato Mattioni.
Secondo il commissario, l’aggressione del 19 dicembre, attribuita a un presunto regolamento di conti legato a questioni di droga, rappresenta solo l’ultimo episodio di una lunga serie di violenze. “Invece di intensificare i controlli, il sindaco ha scelto di ridurre le risorse destinate alla sicurezza,” ha aggiunto, sottolineando l’urgenza di dotare gli agenti di strumenti adeguati per proteggersi e garantire la sicurezza dei cittadini.
La Lega propone misure più incisive per contrastare la criminalità nel quartiere, tra cui l’incremento della presenza di forze dell’ordine, il miglioramento della videosorveglianza e il ripristino del taser per gli agenti di polizia locale. “La nuova Giunta deve abbandonare approcci ideologici e affrontare con determinazione l’emergenza sicurezza,” ha concluso Mattioni, invocando anche la presenza dell’Esercito per presidiare le aree più critiche.