Dopo una condanna per stalking nei confronti dei figli minorenni e l’allontanamento dalla casa coniugale, la situazione di un perugino di 52 anni si complica ulteriormente. Nonostante la sentenza di luglio, l’uomo non ha desistito dalla sua condotta persecutoria nei confronti della moglie e dei due figli, continuando a perseguitarli e a violare i provvedimenti del tribunale. La sua insistente presenza, con scuse pretestuose e minacce verbali, ha costretto il giudice ad adottare un ulteriore intervento, estendendo la misura del divieto di avvicinamento, ora rafforzata dall’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.
In particolare, l’uomo ha ripreso a presentarsi ripetutamente nell’abitazione della moglie, cercando di riaccendere la relazione sentimentale e accusando i familiari di essere la causa di tutti i suoi problemi, tra cui la condanna penale e la perdita del proprio alloggio. Non solo, l’uomo ha continuato a pedinare la donna, seguendola persino sul posto di lavoro, nel supermercato e al luna park, durante il periodo dei baracconi. Un comportamento che ha esasperato ulteriormente la moglie, che ha dovuto fare i conti con l’intrusione costante nella propria vita quotidiana.
Oltre alla madre, l’uomo è stato anche allontanato dai figli. Il divieto di avvicinamento riguarda anche le attività quotidiane dei ragazzi, con la proibizione di incontrarli perfino durante gli allenamenti sportivi o le partite di calcio del più piccolo, sia che si svolgano in città che in trasferta. Il tribunale, quindi, ha deciso di intervenire con un’ordinanza che prevede il monitoraggio elettronico dell’uomo tramite il braccialetto, per garantire il rispetto della distanza e la protezione della famiglia da ulteriori abusi psicologici.