I gruppi di opposizione del Comune di Perugia (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Progetto Perugia, Perugia Civica e Misto) hanno espresso forte disappunto dopo il rigetto, nella seduta di lunedì 2 dicembre, di un ordine del giorno che sosteneva la realizzazione di un termovalorizzatore in Umbria. In una nota ufficiale, i consiglieri hanno definito questa decisione come l’ennesimo “no” della sinistra a soluzioni che potrebbero portare “progresso e vantaggi” alla città e alla regione.
Critiche alla visione della maggioranza
Secondo l’opposizione, la bocciatura di questa proposta evidenzierebbe una “visione miope e dannosa” della maggioranza, sia in Comune che in Regione, riguardo alle problematiche ambientali e alle finanze locali. La critica si concentra sul fatto che, se la soluzione proposta dalla sinistra è quella di “ampliare le discariche”, ciò comporterebbe un aggravamento della situazione esistente, con potenziali danni per la salute dei cittadini, contaminazione dei terreni e deterioramento della qualità della vita.
La proposta del termovalorizzatore: energia dai rifiuti
I consiglieri di centrodestra, pur dichiarandosi favorevoli alle buone pratiche ambientali e al riuso dei materiali, sostengono che rimanga comunque una quota fisiologica del 30% di rifiuti non riciclabili che necessita di una soluzione concreta. Secondo l’opposizione, il termovalorizzatore rappresenterebbe una risposta adeguata, trasformando questi rifiuti in energia, utile per alimentare aziende, scuole e abitazioni private, riducendo al contempo i costi per il trasporto dei rifiuti verso altre regioni, nonché l’aumento del traffico dei mezzi pesanti.
Accuse di immobilismo
L’opposizione accusa la maggioranza di arroccarsi su posizioni oltranziste, impedendo qualsiasi forma di progresso. “Arroccarsi su dei no”, si legge nella nota, “è un danno per lenostre comunità” e dimostra l’incapacità di indirizzare il progresso in modo positivo per l’Umbria.