Proietti al congresso nazionale delle Acli: “Mi prenderò cura anche di chi non ha votato”

La Presidente della Regione Umbria sottolinea l’importanza della pace, del dialogo e della cooperazione internazionale nel suo primo intervento pubblico

La Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha fatto ieri pomerggio la sua prima uscita pubblica dal momento dell’elezione e della nomina al 27° Congresso Nazionale delle Acli, in corso a Roma, con il titolo “Il coraggio della pace”. Un evento che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle Acli, con un focus centrale sulla pace e sulla cooperazione internazionale, temi che hanno caratterizzato anche il programma della Presidente, che, nel suo intervento di saluto, ha voluto sottolineare il ruolo della Regione Umbria nel promuovere questi valori.

Nel suo discorso, Proietti ha fatto riferimento ai dieci punti che avevano caratterizzato il suo programma elettorale e che hanno guidato la sua vittoria nella corsa alla presidenza della Regione Umbria. “Nelle linee guida del nostro programma ci sono temi fondamentali come la pace, il dialogo e la cooperazione internazionale“, ha affermato la Presidente. A questi, però, ha aggiunto una riflessione importante: “Mi sento a casa qui”, ha dichiarato, rivolgendosi alla platea delle Acli. “Qui ci sono uomini e donne di buona volontà che si impegnano ogni giorno per i più deboli, i più fragili. E qui ci sono anche tanti giovani, ai quali va il mio pensiero”, ha aggiunto, esprimendo gratitudine e vicinanza soprattutto ai giovani umbri che l’hanno scelta durante le elezioni, trasmettendole “la loro speranza di cambiamento”.

Proietti ha poi rimarcato l’importanza di prendersi cura non solo di chi ha votato, ma anche di chi ha scelto di non farlo. “Siamo obbligati a prenderci cura di loro e di tutte quelle persone che, purtroppo, hanno deciso di rimanere a casa nei giorni del voto”, ha sottolineato la Presidente, evidenziando la necessità di un impegno più ampio, che vada oltre la vittoria elettorale.

Infine, la Presidente ha concluso con una proposta: “Aggiungerei un undicesimo punto al nostro programma, un obiettivo, e cioè riportare la gente a votare e fermare l’emorragia dell’astensionismo per ridare forza alla democrazia”. Un chiaro invito a lavorare per rafforzare la partecipazione civica e restituire valore alla democrazia, affrontando uno dei temi più urgenti a livello nazionale.

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