Omicidio Bartoli, la Procura di Spoleto avvia perizia psichiatrica sul presunto assassino

Inizia la perizia psichiatrica per Erjon Behari, accusato dell'omicidio di Stefano Bartoli. Il perito Stefano Ferraguti avrà 55 giorni per valutare la sua capacità di intendere e di volere.

La procura di Spoleto ha incaricato il professor Stefano Ferraguti, esperto in psicologia clinica all’Università Sapienza di Roma, di verificare la capacità di intendere e di volere di Erjon Behari, l’uomo accusato dell’omicidio di Stefano Bartoli lo scorso Lulgio. Questo incarico, richiesto dal sostituto procuratore Alessandro Tana, si inserisce nell’ambito delle indagini sull’assassinio avvenuto a Spoleto lo scorso luglio. Behari, cittadino albanese di 42 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario e attualmente è detenuto nel carcere di Spoleto.

L’omicidio è avvenuto nel quartiere delle Casette di Spoleto, alla fine di una lite tra il 42enne albanese e Stefano Bartoli, disoccupato e senza fissa dimora. La discussione tra i due, probabilmente scaturita da motivi futili, è degenerata quando Behari ha colpito Bartoli con una coltellata davanti alla sua abitazione. Nonostante il tentativo di fuga, Bartoli è crollato poco dopo, soccorso inutilmente, e ha perso la vita a causa della grave emorragia, nonostante il trasporto d’urgenza in ospedale.

Durante l’incidente probatorio, che si è svolto davanti al giudice per le indagini preliminari Maria Silvia Festa, il professor Ferraguti ha giurato di assumere l’incarico di perito per valutare le condizioni psichiche di Behari. La perizia dovrà stabilire se l’uomo fosse in grado di intendere e volere al momento del crimine, e se la sua condizione psichiatrica attuale gli consenta di affrontare il processo. Il termine per la conclusione della perizia è fissato a 55 giorni.

Già in passato, Behari era stato oggetto di osservazioni psichiatriche, in particolare durante la sua detenzione per lesioni, un reato per cui stava scontando una pena definitiva. In seguito all’arresto per l’omicidio di Bartoli, il giudice per le indagini preliminari aveva disposto un’osservazione psichiatrica, sulla base di una precedente perizia che aveva dichiarato l’imputato incapace di intendere e di volere. In questi mesi, la difesa dell’imputato ha chiesto più volte il suo trasferimento in una struttura idonea alle sue condizioni psicologiche o, in alternativa, l’applicazione degli arresti domiciliari.

La verifica sulla capacità psichiatrica di Behari è ora un passaggio cruciale per determinare il suo futuro legale. La decisione sulla sua idoneità a essere processato potrebbe influenzare le modalità del processo e le eventuali misure di detenzione o cura. Sarà fondamentale anche capire come la sua condizione mentale possa aver influito sulla dinamica dell’omicidio e se vi siano elementi che possano giustificare una valutazione di incosapevolezza al momento del delitto.

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