In Umbria 33.000 donne molestate sul lavoro: regione al secondo posto in Italia

In Umbria 33 mila donne hanno subito molestie sul lavoro, ma i dati mostrano un netto miglioramento grazie alle iniziative di sensibilizzazione e formazione promosse dalla Camera di Commercio.

In Umbria, oltre 33 mila donne tra i 15 e i 70 anni hanno subito almeno una molestia sul posto di lavoro durante la loro vita lavorativa, ponendo la regione al secondo posto a livello nazionale per incidenza del fenomeno. Questo dato, reso noto dalla Camera di Commercio sulla base di un rapporto Istat, evidenzia come il problema sia particolarmente rilevante nella regione.

Tuttavia, le molestie non si fermano ai luoghi di lavoro. Fuori dall’ambito professionale, il 10,5% delle donne umbre (circa 13ooo) è stata vittima di molestie, un dato che colloca l’Umbria al primo posto in Italia. In altre parole, più di una donna su dieci ha subito molestie al di fuori dell’ambiente lavorativo.

A livello nazionale, 1,8 milioni di donne tra i 15 e i 70 anni hanno subito molestie sul lavoro almeno una volta nella vita, a fronte di 422 mila uomini, per un totale di 2,322 milioni di persone. Il fenomeno è quindi di ampia portata, ma con una netta prevalenza di vittime femminili. In Umbria, sebbene non siano stati forniti dati aggiornati sulle molestie negli ultimi tre anni, il rapporto precedente indicava una percentuale del 14,7%. Secondo la Camera di Commercio, si presume che tale dato sia oggi notevolmente migliorato rispetto alla rilevazione del 2015-2016.

Le molestie verbali rappresentano la forma più diffusa di abuso. A livello nazionale, sono 1,63 milioni le donne che hanno subito almeno una molestia di questo tipo sul luogo di lavoro. Per l’Umbria, si stima che circa 15 mila donne abbiano vissuto esperienze di molestie verbali nei tre anni precedenti al biennio 2022-2023, un miglioramento significativo rispetto alle oltre 24 mila segnalate nella rilevazione del 2015-2016.

Le molestie verbali includono sguardi inappropriati, commenti offensivi sul corpo, scherzi osceni, messaggi espliciti e avances inappropriate, spesso accompagnate da un uso scorretto dei social media. Queste situazioni creano un ambiente lavorativo umiliante e ostile, influendo negativamente sulla qualità della vita delle vittime.

L’impegno della Camera di Commercio

Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, ha sottolineato il netto miglioramento registrato grazie alle iniziative di sensibilizzazione. “L’azione congiunta delle forze economiche e sociali ha dimostrato di essere molto utile”, ha dichiarato Mencaroni, ribadendo l’importanza di proseguire con attività di formazione per imprenditori e lavoratori. L’ente camerale ha organizzato recentemente il laboratorio “Parole oltre… gli stereotipi e la discriminazione”, coinvolgendo imprenditori, imprenditrici e dipendenti dell’ente, per promuovere il rispetto della dignità delle persone e migliorare il contesto economico-sociale.

Mencaroni ha aggiunto: “La formazione e la sensibilizzazione sono strumenti essenziali per combattere le discriminazioni nei luoghi di lavoro e promuovere un ambiente più equo e rispettoso”, ricordando come l’impegno della Camera di Commercio sia volto a garantire un continuo progresso su questo fronte

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