Regionali, Leonardi critica le politiche di Donatella Tesei: “Con lei donne nel Medioevo”

Martina Leonardi, candidata di Insieme per un'Umbria Resistente, denuncia le politiche della giunta Tesei e invita le donne umbre a sostenere i diritti e la libertà individuale.

Martina Leonardi, candidata alla presidenza della regione Umbria con il movimento Insieme per un’Umbria Resistente, ha espresso in modo deciso la sua opposizione alle politiche dell’attuale amministrazione guidata da Donatella Tesei. In un intervento pubblico, ha denunciato come alcune delle misure approvate dall’amministrazione uscente rispecchino un’ideologia limitante per i diritti delle donne e delle famiglie. “Che Donatella Tesei non fosse una donna progressista lo avevamo capito,” ha affermato Leonardi, evidenziando l’approvazione di leggi che, a suo dire, mirano a una regressione dei diritti.

Leggi retrograde: dalla RU486 alla “famiglia tradizionale”

Tra gli esempi di questa politica definita “retrograda”, Leonardi ha richiamato la regolamentazione sull’uso della RU486, ricordando come la somministrazione in Umbria sia stata vincolata all’obbligo di ricovero per tre giorni. Questo vincolo, secondo Leonardi, rappresenta un simbolo delle posizioni anti-abortiste della giunta Tesei, sottolineando anche il ruolo dell’attuale presidente nell’adozione della “cosiddetta ‘legge sulla Famiglia’”, che “nel suo testo riconosce solo la famiglia composta da uomo e donna possibilmente fecondi e con prole”.

La candidata ha evidenziato come questa legge non riconosca altre forme di unione e, di fatto, riporti il compito della cura dei figli disabili interamente sulle famiglie, in particolare sulle madri: “La cura deve tornare all’interno della famiglia,” si legge nella norma, con un approccio che per Leonardi rischia di confinare le donne al solo ruolo di caregiver.

Un’adesione alle posizioni no-choice e contro i diritti LGBTQ+

Leonardi ha poi criticato l’adesione di numerosi esponenti della destra a un cosiddetto “documento valoriale” che riflette l’ideologia dei movimenti anti-choice. “Si definiscono pro-vita, ma a noi sembra una definizione di fantasia,” ha affermato Leonardi, sottolineando che tali posizioni pro-life sono sostenute solo “dal concepimento alla nascita”, escludendo ogni attenzione alla tutela della donna. Questo documento, firmato da 34 esponenti della coalizione di Tesei, propone misure che la candidata definisce restrittive, come la rimozione dell’educazione sessuale e il divieto di progetti a sostegno della comunità LGBTQ+ nelle scuole. Leonardi ha evidenziato come queste politiche richiamino l’“ordine naturale” di alcuni movimenti conservatori europei, i quali mirano a reintrodurre un modello tradizionale di società, con il supporto di figure come Simone Pillon, noto esponente di Fratelli d’Italia e vicino alle posizioni della presidente Tesei.

Leonardi: un appello per un’Umbria libera

La candidata ha sottolineato che Insieme per un’Umbria Resistente vuole essere l’alternativa per chi difende la libertà individuale e l’autodeterminazione. Leonardi si è rivolta direttamente alle donne umbre, invitandole a considerare con attenzione il proprio voto e a non sostenere le politiche dell’attuale giunta: “Da donna transfemminista faccio un appello alle donne affinché non votino Tesei,” ha dichiarato, esprimendo dubbi anche su altre candidate come Proietti, ritenute vicine al mondo clericale e quindi poco inclini a promuovere i diritti femminili. Secondo Leonardi, tali candidati non difendono realmente l’autonomia della donna e la libertà di scelta in ambito riproduttivo.

Una visione di famiglie plurali e rispetto delle scelte personali

Per Leonardi, la sua candidatura rappresenta una visione politica che vuole abbracciare e tutelare ogni scelta personale, inclusa la libertà di genere e la pluralità di relazioni. “Sappiamo che bisogna andare oltre al concetto di famiglia e parlare di famiglie e relazioni,” ha affermato, ribadendo che la sua proposta politica mira alla promozione della felicità e della libertà. Questa visione, sottolinea la candidata, contrasta con le posizioni restrittive dei partiti di destra e di centro, proponendo un modello di società in cui ogni cittadino sia libero di vivere le proprie scelte, sia per quanto riguarda la composizione familiare, sia per i diritti riproduttivi.

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